Regione Campania - “La giunta Caldoro ha un alto profilo politico e programmatico. Essa rappresenta l’occasione per il grande cambiamento richiesto dai cittadini della Campania". Lo dichiara in una nota il Presidente Silvio Berlusconi. "Il Presidente Caldoro - continua il Premier - ha messo in campo alte professionalità tra le quali il Rettore dell’Università Federico II di Napoli, una delle più antiche Università d’Italia, ed il Preside della Facoltà di Ingegneria. Insieme alle alte professionalità sono presenti nella giunta della Campania nostri parlamentari, consiglieri regionali e servitori dello Stato di comprovata esperienza e capacità. Operando in questo modo il Presidente Caldoro ha creato le giuste premesse per affrontare le difficoltà lasciate in eredità dalla lunga gestione dissennata della sinistra. Bisogna mettere in campo tutte le energie occorrenti per sostenere l’azione della nuova giunta nell’interesse generale dei cittadini. Napoli e la Campania potranno sempre contare sull’impegno e sul sostegno mio e del Governo”. Enzo Amendola, segretario regionale Pd Campania, e Giuseppe Russo, capogruppo Pd in Consiglio regionale non la pensano allo stesso modo. "Non abbiamo mai creduto – dicono - che il centrodestra fosse in grado di varare una giunta all'altezza dei problemi che la Campania presenta. Eravamo facili profeti assistendo a due mesi di continui litigi e balletti della vecchia politica in seno alla coalizione". ”Non a caso il Governo nazionale ha dubbi sulla capacità del centrodestra campano di avere un'autonoma e credibile classe dirigente - continuano - tant'e' che invia un commissario da Roma a gestire il bilancio regionale. Al resto concorre un po' di ceto politico che ha fatto dell'opportunismo la ragione della propria esistenza, e qualche trasformismo a riprova di un vecchio e insanabile vizio che affligge la società civile meridionale". "Stefano Caldoro negli ultimi tempi - aggiungono Amendola e Russo - aveva promesso autonomia nel decidere l'assetto di governo ma, a fatto avvenuto, si vede chiara la mano dei suoi veri ispiratori: Nicola Cosentino e Ciriaco De Mita". "Se il nuovo parte da qui, non abbiamo incertezze a costruire da subito un'opposizione senza indulgenze, perchè sono chiare le inadeguatezze e le sottovalutazioni del ceto politico del centrodestra che rischiano di rendere inarrestabile il declino della nostra regione" spiegano. "Infine - concludono Amendola e Russo - ci anima fortemente un dubbio: più che l'ultima giunta a essere stata nominata in Italia, questa sia l'ultima giunta per autorevolezza e credibilità".
Bocchino: «E una Giunta deludente»
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