La protesta dei gestori
Meta - Questa volta la mareggiata che ha flagellato la costiera ha trovato i titolari dei lidi con i lavori di allestimento delle strutture in corso. La conseguenza: palafitte divelte, tavolati portati via dal mare, depositi allagati, bar e ristoranti chiusi con la paura dell’acqua alla porta. È il bilancio dell’ultimo week-end che doveva essere una sorta di prova generale della stagione turistica, ma che si è trasformato nell’ennesima conta dei danni. A rendere più gravi le conseguenze di un evento meteorologico non certo eccezionale è la mancanza di strutture a protezione della costa che, unita alla limitata estensione della fascia di sabbia, rende il litorale vulnerabile alle mareggiate. Ormai l’immagine di questo tratto di litorale è stravolta ed è sparita quasi tutta la sabbia, soprattutto in località la Conca. «Abbiamo affidato uno studio specialistico che ci possa fornire basi scientifiche sulle soluzioni da adottare per rendere sicura e fruibile l’intera fascia costiera», dice il sindaco di Meta Paolo Trapani. E a tal proposito è stato recuperato e finanziato il progetto Coste sicure che in accordo con i comuni di Piano, Sant’Agnello e Massa Lubrense ha l’obiettivo di arginare il fenomeno dell’erosione costiera. (Francesco Aiello il Mattino)
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