Sicignano (Cdl):«se il Primo Cittadino rivede l’ordinanza siamo pronti a dialogare su proposte di contrasto all’inciviltà, a partire dalle “ronde ambientali”»
Castellammare di Stabia - Si allarga il fronte della protesta. Contro l’ordinanza del Sindaco Bobbio. Contro l’ordinanza interviene anche l’Ente Nazionale Protezioni Animali, che critica tra l’altro la posizione assunta dal Moige, l’associazione di genitori, che aveva lanciato l’allarme randagismo. “Rivolgo ai genitori del Moige una viva preghiera – si legge sul sito istituzionale dell’Enpa (www.enpa.it) - cercate, se potete (come diceva Don Bosco), di avere un filo di bontà nei confronti delle sofferenze degli animali. La sofferenza è sempre uguale, per animali, persone, vecchi, bambini. Se possiamo lenirla facciamo un gesto di alto valore educativo anche per i più piccoli la cui formazione è certamente al vertice delle preoccupazioni del Moige. Comprensione quindi per i cani abbandonati di Castellammare di Stabia, e per le persone che, sostituendosi alle istituzioni, li aiutano a non morire. Si rende infatti necessario un piccolo ma sostanziale richiamo alla osservanza delle leggi dello Stato, la legge 281/91 che impone ai Sindaci la cura degli animali randagi. Non sfuggirà che giustificare l’atteggiamento del Sindaco significa a un tempo avallare una grave inosservanza delle leggi e non mostrare alcuna comprensione per le sofferenze degli animali. Attaccare chi richiama – come nel caso specifico il sottosegretario Francesca Martini - chi di dovere all’osservanza delle leggi e al tempo stesso chiede rispetto e tutela per i più deboli è del tutto inspiegabile”. Lapidario il commento del consigliere comunale Antonio Sicignano, tra i primi a sollevare le proteste. «Con l’intervento dell’Ente Nazionale Protezioni Animali e del Sottosegretario alla Salute si chiude un cerchio di proteste non più ignorabili. Noi siamo i primi a volere una città pulita ed a chiedere interventi seri contro l’inciviltà, ma siamo contro chi se la prende con gli animali indifesi» «L’ordinanza in commento, infatti, non è una soluzione. Sia perché, nonostante sia già in vigore, è sotto gli occhi di tutti che molte strade sono ancora infestate di escrementi e sia perché infondo, se non si crea un sistema parallelo di controlli, colpisce realmente solo una categoria: ovvero gli indifesi animali abbandonati» «Di conseguenza, per dimostrare che le nostre proteste non sono strumentali non ho paura di sostenere che, se il Primo Cittadino rivede l’ordinanza, quali componenti dell’opposizione, siamo pronti a dialogare su proposte di contrasto all’inciviltà, anche ambientale». «In passato – conclude Sicignano - prendendo a prestito le iniziative della Lega Nord, proposi di istituire le “ronde ambientali”, ovvero volontari che girano la città, controllando che nessuno pregiudichi l’ambiente e segnalando eventualmente i vari episodi incriminati. Ricevemmo molte richieste di adesioni, ma poi non se ne fece più nulla».
Castellammare di Stabia - Si allarga il fronte della protesta. Contro l’ordinanza del Sindaco Bobbio. Contro l’ordinanza interviene anche l’Ente Nazionale Protezioni Animali, che critica tra l’altro la posizione assunta dal Moige, l’associazione di genitori, che aveva lanciato l’allarme randagismo. “Rivolgo ai genitori del Moige una viva preghiera – si legge sul sito istituzionale dell’Enpa (www.enpa.it) - cercate, se potete (come diceva Don Bosco), di avere un filo di bontà nei confronti delle sofferenze degli animali. La sofferenza è sempre uguale, per animali, persone, vecchi, bambini. Se possiamo lenirla facciamo un gesto di alto valore educativo anche per i più piccoli la cui formazione è certamente al vertice delle preoccupazioni del Moige. Comprensione quindi per i cani abbandonati di Castellammare di Stabia, e per le persone che, sostituendosi alle istituzioni, li aiutano a non morire. Si rende infatti necessario un piccolo ma sostanziale richiamo alla osservanza delle leggi dello Stato, la legge 281/91 che impone ai Sindaci la cura degli animali randagi. Non sfuggirà che giustificare l’atteggiamento del Sindaco significa a un tempo avallare una grave inosservanza delle leggi e non mostrare alcuna comprensione per le sofferenze degli animali. Attaccare chi richiama – come nel caso specifico il sottosegretario Francesca Martini - chi di dovere all’osservanza delle leggi e al tempo stesso chiede rispetto e tutela per i più deboli è del tutto inspiegabile”. Lapidario il commento del consigliere comunale Antonio Sicignano, tra i primi a sollevare le proteste. «Con l’intervento dell’Ente Nazionale Protezioni Animali e del Sottosegretario alla Salute si chiude un cerchio di proteste non più ignorabili. Noi siamo i primi a volere una città pulita ed a chiedere interventi seri contro l’inciviltà, ma siamo contro chi se la prende con gli animali indifesi» «L’ordinanza in commento, infatti, non è una soluzione. Sia perché, nonostante sia già in vigore, è sotto gli occhi di tutti che molte strade sono ancora infestate di escrementi e sia perché infondo, se non si crea un sistema parallelo di controlli, colpisce realmente solo una categoria: ovvero gli indifesi animali abbandonati» «Di conseguenza, per dimostrare che le nostre proteste non sono strumentali non ho paura di sostenere che, se il Primo Cittadino rivede l’ordinanza, quali componenti dell’opposizione, siamo pronti a dialogare su proposte di contrasto all’inciviltà, anche ambientale». «In passato – conclude Sicignano - prendendo a prestito le iniziative della Lega Nord, proposi di istituire le “ronde ambientali”, ovvero volontari che girano la città, controllando che nessuno pregiudichi l’ambiente e segnalando eventualmente i vari episodi incriminati. Ricevemmo molte richieste di adesioni, ma poi non se ne fece più nulla».
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