Meta - La penisola sorrentina torna sul trono d’Europa. Merito del trentaduenne metese Paco De Martino, che si è aggiudicato il titolo di Mister Europa al termine del campionato continentale di body building svoltosi a Rossano Calabro la scorsa settimana. Si tratta di un’affermazione prestigiosa con la quale Paco De Martino, istruttore di body building con alle spalle un impressionante palmarès di successi in questa disciplina sportiva, bissa il successo ottenuto lo scorso anno ai campionati nazionali, quando riuscì ad aggiudicarsi il titolo di Mister Italia della sua categoria. «Un successo che mi riempie di soddisfazione – commenta De Martino, allenato dal pluricampione napoletano Salvatore Solimeno – e mi ripaga degli innumerevoli sacrifici che devo quotidianamente sostenere per mantenere le mie prestazioni ad altissimi livelli». È dura, infatti, la vita dell’atleta professionista che quotidianamente impone una serie di dolorose rinunce: «oltre ad allenamenti estenuanti in sala attrezzi, il body building richiede anche un regime alimentare rigidissimo, che non ammette la classica pizza con gli amici del sabato sera oppure le grandi abbuffate in famiglia durante le festività natalizie e pasquali. E la sera a letto prestissimo per poter affrontare gli allenamenti del giorno dopo». Rinunce alle quali si aggiungono anche sacrifici economici, visto che le spese da sostenere per l’acquisto di cibo ed integratori di prima qualità, per il trasferimento verso i luoghi di gara e per i vari controlli cui l’atleta professionista deve sottoporsi costantemente, rendono il body building una delle discipline sportive più dispendiose in assoluto. E proprio da qui parte la critica alle istituzioni: «I politici e le varie associazioni di promozione sportiva – attacca De Martino – spendono cifre esorbitanti per molti sport, senza però investire un solo euro a sostegno del body building, nonostante questa disciplina sia divenuta protagonista negli ultimi anni di un’impennata impressionante del numero di appassionati e praticanti». Difficoltà che, tuttavia, non sembrano scalfire l’entusiasmo e la soddisfazione di Paco: «dedico questo successo a mio figlio Umberto ed alla mia compagna Antonella, che mi sostengono quotidianamente e mi danno la carica in vista degli appuntamenti agonistici del 2010, dove mi presenterò ancora una volta per vincere». La ricetta di Paco sarà sempre la stessa: sacrificio e passione. (ci. m. vi.il Mattino)
Nessun commento:
Posta un commento