Non c’è grande entusiasmo intorno alle elezioni del segretario provinciale del Pd. Sarà la tensione premanovra, i tagli regionali, San Giacomo a pezzi? O sarà forse che ancora una volta si va alla conta, anzi à la guerre direttamente? C’è da propendere per la seconda ipotesi. Il primo dato è chiaro. Bassolino e i suoi hanno sfidato apertamente tutti. Stavolta non si sono nascosti dietro a questo o quel candidato. No. Mirano a essere minoranza, ma compatta e fastidiosa. Lo fanno con Valeria Valente che corre, alla maniera di Bertolucci, da sola. Per stare in campo e combattere, donna e giovane com’è (due requisiti postveltroniani che piacciono sempre), Valente ha lasciato Palazzo San Giacomo e la bella delega del Turismo. Rosetta (Iervolino) pare, però, che le abbia congelato il posto. Ma da ieri, con la fuga di un’altra collega, Enrica Amaturo, pare assai più improbabile che possa continuare a farlo. Tanto più che, numeri alla mano, la segreteria provinciale andrà a Nicola Tremante, non proprio amico della sindaca. Popolare, uomo di De Mita finché l’ex presidente del consiglio era nel Partito democratico, è riuscito nell’impresa incredibile, fino a qualche tempo fa, di mettere insieme bersaniani e franceschiniani, Salvatore Piccolo e Massimo Paolucci (che è tutt’altro che uscito di scena), liberal come Impegno con ex bassoliniani come Tonino Amato. Ovviamente non c’è riuscito lui, personalmente. Ma le strane congiunture che si creano quando si realizza una conventio ad excludendum (Bassolino e bassoliniani, ovviamente). Come i licantropi e i vampiri della saga adolescenziale di Twilight alla fine, dopo tanto odio, si alleano per distruggere il terzo nemico. Una compagine che ha più del 70 per cento dei 23 mila iscritti democratici di Napoli e provincia, di contro i bassoliniani che oscillano tra il 18 e il 22 per cento. Il terzo incomodo è Vincenzo Acampora, attuale presidente dell’Iacp, sostenuto da un altro mix, area Marino e Corrado Gabriele. Quest’ultimo, eletto in consiglio regionale da indipendente del Pd in quota sinistra-Bassolino, ha l’urgenza di distinguersi dai bassoliniani storici (Antonio Marciano, Andrea Cozzolino) e costruirsi un suo percorso all’interno di un partito iperaffollato. Ecco quelle che prima erano correnti e che poi son diventati spifferi, ora sono partite Iva della politica. In conclusione il risultato dovrebbe essere scontato (per carità in politica come nel calcio non v’è certezza matematica), Tremante nuovo segretario provinciale. Si vota domani dalle 17 alle 22 di sera. Dove? Bella domanda. (di Simona Brandolini da il Corriere del Mezzogiorno)
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