A seguito di un incontro avuto con il prof Francesco Saverio Ciampa, referente Idv a Piano di Sorrento, ho avuto modo di verificare una superficiale, erronea e strumentale interpretazione, da parte di politici locali, di alcune mie dichiarazioni in merito all’argomento “caccia” attualmente in discussione in Commissione Ambiente al Senato; mi sento in dovere, per l’amicizia e l’unità di intenti che mi lega al professore ed a tanti cacciatori, di illustrare e spiegare (a chi non abbia capito o non voglia “appositamente” capire) il contenuto e la finalità del mio intervento al Senato. Prima di tutto, è da anni che seguo con attenzione tutte le problematiche che, periodicamente, mi vengono sottoposte dai miei amici e collaboratori cacciatori; in secondo luogo non ho mai osteggiato sia in aula che in Commissione alcuna iniziativa seria e costruttiva presentata anche da esponenti di altri partiti finalizzata ad una più adeguata regolamentazione in materia di caccia. Solo negli ultimi due anni, io ed il prof. Ciampa, abbiamo avuto rapporti quasi quotidiani con i nostri referenti politici lucani per cercare di agevolare l’ingresso nella regione Basilicata da parte dei cacciatori campani, ma anche prima ci siamo fatti portatori di diverse istanze, quando era in cantiere la legge “Orsi”, presentate dai presidenti di alcuni circoli della penisola sorrentina e dai presidenti di alcune associazioni provinciali. Per quale motivo avrei dovuto schierarmi improvvisamente dall’altra parte?
Mantenere una posizione equilibrata, tra quelli che vogliono la tutela dell’ambiente e quelli che, comunque, pur andando a caccia lo rispettano e lo tutelano molto più di tante altre categoria, vi sembra una posizione ambigua? Il nostro partito non impone regole rigide e quindi, anche in merito alle realtà territoriali si ci adegua alla storia ed alle tradizioni dei luoghi, sempre che il tutto avvenga all’interno di un quadro normativo chiaro! Certo è comodo usare strumentalmente poche parole estrapolate da un discorso, ma di certo chi cerca di utilizzare questi mezzucci non può dimenticare tutte le promesse fatte dal centrodestra che sono andate a naufragare nella chioma rossastra del Ministro Brambilla! Alcuni emendamenti presentati in Commissione Ambiente dal Senatore Molinari, che consentono la caccia perfino nei parchi e nelle aree protette, sono letteralmente inaccettabili nonché finalizzati ad una sterile demagogia che non può e non deve prevalere sulle realtà concrete che in questo momento vedono il centrodestra intento a cercare di recuperare credibilità da parte dei cacciatori dopo le esternazioni più che esplicite del Ministro Brambilla che la caccia, badate bene, la vuole proprio chiudere! Ora, fermo restando che la disciplina venatoria deve essere regolamentata , perché non facciamo in modo che ciò venga fatto nel modo migliore possibile, salvaguardando cioè l’ambiente nel pieno rispetto delle normative europee? Il senso del mio intervento mira esclusivamente a questo, cercando di evitare esasperazioni utili solo a qualche lobby, che non giovano certamente ai tanti semplici, onesti e corretti cacciatori. A questo punto, dopo tutto il caos mediatico che si è creato, però, sarà mia cura aggiornarvi su tutto ciò che accadrà in Commissione Ambiente e carte alla mano valuterete voi chi dice la verità!
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