mercoledì 28 settembre 2011
Amendola scuote il Pd: “Basta faide pensiamo alla crisi e ai lavoratori”
«Fine del tempo delle faide interne. Il Pd chiama alle armi quanti sono pronti ad una nuova fase e quanti, anche figure esterne, sono disposti a lavorare con noi per uscire dalla crisi». Terminata la Festa di Telese, Enzo Amendola, segretario regionale del Pd, è alle prese col partito col verrà. Che deve, afferma Amendola, «buttarsi nel fuoco della crisi. Penso ai lavoratori dell’Alenia, o di Irisbus. Penso ai forestali. Dinanzi a tutto questo c’è bisogno di un Pd che faccia proposte e sappia dialogare». Con Caldoro, ad esempio? «Della maggioranza di Caldoro non abbiamo notizie se non quando deve chiedere un assessorato in più. Proposte contro la crisi da questa maggioranza non ne vengono. Da noi, a Telese, Caldoro ha avuto un fuoco di fila di proposte». Ad esempio? «Anticipare la manovra finanziaria da gennaio ad ottobre. Abbiamo anche indicato ben 8 punti per tagliare gli sprechi». Cosa farà il Pd? «Abbiamo una classe dirigente giovane, rinnovata. Qui, in queste settimane, ci giochiamo la tenuta dell’intera regione. Caldoro ha sbagliato guardando a Roma come ad una ciambella di salvataggio, e la Campania, con lui, paga il doppio prezzo della crisi e dell’essersi fidata dell’asse Tremonti-Lega. L’impegno di Caldoro c’è stato, in questi mesi, gliene do atto. Ma cosa ha fatto sul fronte legalità? Qui deve passare ai fatti; passi a quei nomi che condizionano le sorti del suo partito. Penso a Cosentino, penso a Gambino». Qualche gatta da pelare ce l’ha anche il Pd, alle prese con la vicenda primarie, ad esempio. «Andrea Orlando sta facendo la sua parte. Passato questo momentaccio, il partito napoletano dovrà essere ricostruito, in tempi brevi e sul programma, in tempi utili per dare una mano alla città. Che non aspetta. Non è in condizione di attendere». La città, appunto, con un’amministrazione che vede il Pd fuori dalla porta. «Guardo all’esperienza di de Magistris, a Napoli, come guardo alla Campania: preoccupato dalla crisi che è economica, istituzionale, democratica. Ma certo de Magistris sta dimostrando uno sforzo nella risposta ai cittadini, alle loro emergenze. Dunque non può che avere il nostro sostegno». (Fonte: Bianca De Fazio da la Repubblica Napoli)
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