venerdì 6 settembre 2013
Con un colpo di spugna l'amministrazione cancella una sentenza del Tar e del Consiglio di Stato
Massa Lubrense - Con un colpo di spugna l'Amministrazione Comunale di Massa Lubrense ha cancellato due sentenze della magistratura amministrativa. E' bastato mettere all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio Comunale una delibera proposta dall'Assessore al Bilancio Liberato Staiano, che nelle intenzioni dell'Amministrazione dovrebbe "convalidare" un atto della Giunta Comunale annullato dal Tar e dal Consiglio di Stato. Il tutto per evitare la restituzione ai cittadini di 220 mila euro ingiustamente versati con una "tassa comunale" sull'energia elettrica.
Dopo il Tar Campania, anche il Consiglio di Stato aveva bocciato l'introduzione della maggiorazione sull'accisa all'energia elettrica operata dalla Giunta del Comune di Massa Lubrense. Il ricorso era stato proposto da un nutrito gruppo di cittadini su iniziativa del comitato civico Patto con la Città, all'indomani della pubblicazione della delibera della Giunta Municipale nel maggio 2011.
Già la prima sezione del Tribunale Amministrativo di Napoli aveva annullato detta delibera nella parte in cui introduceva la maggiorazione all’addizionale sull'energia elettrica, poche settimane fa anche la quinta sezione del Consiglio di Stato, con sentenza definitiva ed inappellabile, aveva confermato la sentenza di primo grado.
"La storia ha dell'incredibile -dichiara il capogruppo di minoranza e presidente del Comitato Civico Patto con la Città Lorenzo Balducelli- l'Amministrazione di Leone Gargiulo, bocciata da due sentenze, di cui quella del Consiglio di Stato definitiva ed inappellabile, si autoassolve con una delibera di Consiglio Comunale che straccia due provvedimenti della magistratura".
" Tecnicamente non può eludersi il giudicato amministrativo attraverso una ratifica e/o convalida di un atto annullato e, in quanto tale, non più esistente e produttivo di effetti” - ha tuonato nel civico consesso il consigliere comunale Sergio Fiorentino, innescando tra l’altro un durissimo scontro con il Sindaco Leone Gargiulo, precisando come- “la delibera originaria, reiterata oggi dal Consiglio, si appalesa illegittima anche nel merito, sostanziandosi in una pressione tributaria superiore a quella consentita dalla norma introduttiva della facoltà per i Comuni di istituire una maggiorazione sulla addizionale in questione”.
Al momento del voto il gruppo consiliare Patto con la Città per protesta si è allontanato dal Consiglio Comunale preannunciando nuove azioni giudiziarie.
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