giovedì 11 ottobre 2007
Ulisse a Vico Equense (Clicca)
Vico Equense - La Giunta regionale, ha approvato alcuni progetti turistici interregionali di cui la Campania è la regione capofila. Si tratta dei tre programmi denominati “Ospitalità nei borghi”, “Approdi di Ulisse” e “L’isola che non c’è”, per i quali sono impegnate risorse finanziarie per oltre 6,8 milioni di euro. Il progetto “Approdi di Ulisse” prevede, studi e ricerche geo-letterarie sul campo per ricostruire e promuovere turisticamente i borghi dell'itinerario mitologico, e la realizzazione di eventi di carattere culturale divulgativo sulla cultura del mare ed in particolare sulla vicenda di Ulisse lungo i principali approdi dell'itinerario di viaggio mitologico. A portare Ulisse su rotte impreviste fu il capriccio dei venti comandati da Eolo. Molti degli approdi di Ulisse sono avvenuti, nel racconto omerico, sulla penisola italiana. Secondo l’elenco pubblicato dalla regione Campania, anche, in penisola sorrentina. I Comuni finanziati sono: Massa Lubrense, Meta e Vico Equense. In pratica sono finanziati interventi a favore delle località marine interessate al mito di Ulisse. Per la Regione Campania, i borghi dell'entroterra, le tradizioni ed i costumi, il mito di Ulisse rivestono un ruolo di primissimo piano nel disegno di rilancio, sviluppo e valorizzazione del turismo. Da un po’ di giorni, all’angolo del Comune di Vico, tra un divieto di transito e un cartello stradale, è comparsa una tabella con una intestazione “Approdi di Ulisse”. Naturalmente si tratterà di interventi di riqualificazione urbana. Ma qual è l'attinenza con lo spirito del progetto? O si tratta del solito sperpero di denaro pubblico elargito dalla Regione Campania? In fondo Ulisse (uomo dal multiforme ingegno) ricorre sovente a stratagemmi durante il suo viaggio …
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1 commento:
L'inutile proposta è utile sono a dare qualche mancia a impiegati comunali servizievoli e consulenti strapagati. L'ennesima proposta che sovrappone ai tanti progetti che insistono sulla martoriata marina di Seiano. In una lunga serie di inconcludenze e politiche di piccolo cabotaggio.
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