Le visite al cimitero sono aumentate rispetto all’anno scorso per effetto della chiusura di quello di Moiano
Vico Equense - Vigili in azione per evitare il caos del 2 novembre. Per la ricorrenza delle visite ai defunti, che ogni anno vede tante persone affollare i cimiteri, impone all’amministrazione comunale il varo di provvedimenti ad hoc per traffico e sosta. E’ scattato ieri mattina alle 7 e si protrarrà fino alle ore 18 di mercoledì il divieto di transito e di sosta lungo via San Francesco per auto private e motorino per consentire un agevole accesso al cimitero comunale. Oltre ai mezzi dei residenti nella zona sono esclusi dall’ordinanza i minibus che assicureranno con continuità durante l’orario di apertura del cimitero (7-18) il collegamento tra il centro urbano e l’area collinare di San Francesco. “La strada che porta al cimitero – ha spiegato al quotidiano Metropolis il comandante dei caschi bianchi, Ferdinando De Martino – è stata chiusa ai veicoli privati. E’ stato predisposto un servizio di navette dal centro della Città e dal parcheggio di Bonea. Lì le autovetture, in questi giorni, potranno sostare gratuitamente.” Poi il responsabile della Polizia Municipale, fa un bilancio sul lavoro svolto durante gli anni di Amministrazione di Gennaro Cinque, chiarendo che con la Giunta non ci sono contrasti o motivi di tensione. “E’ ovvio – sottolinea – che tra la parte politica e quella tecnica ci sono dei modi di vedere diversi, ma l’importante è trovare quell’equilibrio che non arreca disagi ai cittadini. Anche perché noi lavoriamo per loro. L’amministrazione è espressione della collettività e da parte nostra c’è la massima collaborazione. Il confronto è l’arma in più. Guai ad abbandonare la strada del dialogo. In tutti questi anni non saremmo riusciti a lavorare serenamente come sempre fatto.” Questa mattina, intanto, l’amministrazione comunale deporrà delle corone d’alloro in memoria dei caduti. Si inizia alle 9.30 ad Arola, poi a Moiano e davanti alla tomba del milite ignoto al cimitero di San Francesco. Conclusione al monumento dei caduti.
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