Gennaro Sosto |
Cambio al vertice dell'Asl Na3Sud, dopo quasi quattro anni Antonietta Costantini non viene riconfermata come direttore generale dell'azienda sanitaria. Al suo posto arriva il calabrese Gennaro Sosto. L'ingegnere originario di Corigliano Calabro, ha già ricoperto incarichi strategici prima nella sanità calabra, poi m quella molisana (ASReM) dal maggio del 2016 dove è stato direttore generale. Nel 2018 Sosto è stato scelto dal Ministero della Sanità tra i componenti del Nucleo nazionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. il suo è un lungo curriculum che si arricchisce ora della direzione di una delle Asl campane più importanti con ben 13 distretti sanitari, una popolazione che sfiora il milione e 200 mila assistiti distribuiti fra 57 comuni. La firma del nuovo incarico è avvenuta ieri a poche ore dalla nomina e già in queste ore Sosto è atteso negli uffici della direzione di Torre del Greco.
L'AVVICENDAMENTO
Gennaro Sosto, 50 anni e laureato in Ingegneria elettronica, è stato tra i più giovani direttori generali dell'Asl d'Italia e sebbene abbia ricoperto anche incarichi di coordinamento delle aziende sanitarie del sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, più le isole Sardegna e Sicilia) all'interno del Forum dei Direttori Generali e degli Enti Locali della Federsanità, non ha mai lavorato in Campania. «Bisogna mettere in conto che si tratta di incarichi a tempo - commenta l'ex direttrice Costantini - il mio è un bilancio estremamente positivo».
La manager di ferro che fu chiamata nel 2015 prima come commissario sanitario e poi nominata direttore generale della stessa Asl nel luglio del 2016 fu scelta dal Governatore Vincenzo De Luca per risanare le casse della Napoli3 e migliorare i livelli di assistenza. In questi anni la casertana Costantini ha aperto nuovi reparti e combattuto contro la carenza di organico. «Sono soddisfatta per quanto fatto nel campo oncologico con l'apertura dei reparti di eccellenza - spiega - resta ancora tanto da fare ma spero che il mio successore non perda l'entusiasmo delle persone che in questi anni hanno dimostrato con m e tanta buona volontà».
LE EMERGENZE
Sul campo della contabilità invece, nonostante gli sforzi, spesso le casse hanno imposto alla direzione l'accorpamento di reparti, come avvenuto a Castellammare con Otorino, Ortopedia e Urologia. In altri casi gli stanziamenti hanno dato il via ad opere attese da decenni sul territorio come l'ospedale unico in penisola sorrentina, per il quale sono stati previsti i fondi ma ancora non è stato previsto l'intervento. Stanziamenti anche per l'emodinamica al San Leonardo di Castellammare e i lavori di ristrutturazione della Rianimazione, il rifacimento della facciata, con fondi aziendali, la ristrutturazione del Pronto Soccorso e di Ortopedia per Sorrento. «Abbiamo adeguato molte strutture - spiega la Costantini - avviato nuove specializzazioni a Nola, attivato la Tin a Castellammare, unica in tutta l'Asl». La riorganizzazione della sanità campana ad opera di Vincenzo De Luca ha visto la riconferma di quasi tutti i direttori sanitari ad eccetto della Costantini e del direttore della Federico II Vincenzo Viggiani. Negli ultimi giorni la Costantini era stata al centro delle polemiche per la carenza di organico negli ospedali dell'azienda. In particolare nel caos i nosocomi di Castellammare e Gragnano dove decisioni aziendali avevano imposto il trasferimento di medici da un ospedale all'altro. Carenze dovute alle ferie di agosto ma che hanno messo in crisi i reparti che si sono svuotati di medici per coprire i turni del Pronto Soccorso. Una situazione esplosiva che sarà tra le prime emergenze da risolvere per Sosto.
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