Antonino Miccio |
Massa Lubrense - Oltre 510 pescherecci, 15 porti di partenza, da Pozzuoli a Sapri. Oltre 50mila ettari marini interessati, da Ischia alla costiera e fino al Cilento. Una grande rete per pescare rifiuti dal mare della Campania per tré mesi. È stato presentato ieri a Castellabate il progetto Remare, finanziato dalla Regione Campania grazie a fondi europei. Obiettivo raccogliere tonnellate di rifiuti dal mare ma anche sensibilizzare pescatori e cittadini nei confronti di un'emergenza da affrontare senza più indugi. L'Area Marina Protetta di Punta Campanella è capofila del progetto. L'Amp Regno di Nettuno e il Parco Nazionale del Cilento, con le aree marine di Castellabate e Costa degli Infreschi, sono i partner insieme a tutte le associazioni e cooperative di pesca: Federazione regionale della pesca. Federazione nazionale delle imprese di pesca, Confcooperative Fedagripesca Campania, Agci pesca Campania, Lega regionale delle cooperative e mutue della Campania Le imbarcazioni saranno attrezzate con bag per raccogliere i rifiuti "pescati" durante le quotidiane attività di pesca. Sarà fornito anche un kit per lo smaltimento. Una volta nel porto, i rifiuti saranno consegnati alle società di smaltimento dei rispettivi comuni interessati. «Siamo molto soddisfatti per la grande sinergia che si è venuta a creare tra enti e pescatori. - osserva Antonino Miccio, direttore Amp Punta Campanella e Regno di Nettuno - Ringraziamo la Regione Campania e tutte le associazioni di categoria della pesca. Ci aspettiamo grandi risultati in termini pratici ma anche di informazione e sensibilizzazione verso un problema da affrontare con la collaborazione di tutti». La conferenza stampa di presentazione si è svolta ieri a Villa Matarazzo nel comune di Santa Maria di Castellabate. (Il Roma)
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