Piano di Sorrento - Come era nelle attese, una folla di estimatori del cantautore bolognese, proveniente non solo dalla penisola sorrentina, ma dalla Campania, ha decretato uno strabiliante successo alla serata-tributo a Lucio Dalla, organizzata, nello splendore naturalistico e paesaggistico di Villa Fondi, dall’Amministrazione Comunale di Piano di Sorrento. Una serata di incanto, unica e indimenticabile, sottolineata da un crescendo di scroscianti applausi e da ondate di commozione, che hanno coinvolto emotivamente il pubblico. La presenza del Sindaco Vincenzo Iaccarino, prima dell’inizio della manifestazione, la brillante presentazione, alle 21.00 in punto, del giornalista Vincenzo Califano e l’articolato indirizzo di saluto dell’assessore alla Cultura Carmela Cilento, promotrice e organizzatrice dell’evento, hanno messo in evidenza l’assoluta peculiarità dell’incontro: il binomio narrativa/musica, nonché le biografie artistiche, letteraria e canora, dei due protagonisti, lo scrittore Raffaele Lauro e la cantante Francesca Maresca. Il primo, autore di opere narrative e filmiche sul rapporto cinquantennale di Dalla con Sorrento; la seconda, sperimentata e raffinata interprete dei capolavori dalliani, in particolare quelli prescelti per la serata, creati dall’artista dal 1971 al 1986. L’esordio ha riguardato la canzone dedicata da Lauro a Dalla: “Uno straccione, un clown”. Le due ore successive sono così volate via, intervallate tra le interessanti introduzioni dello scrittore, con la rivelazione di particolari inediti sulla poetica dalliana, e le potenti interpretazioni della Maresca, accompagnate dal coro entusiasta del pubblico e dall’alta professionalità degli accompagnatori musicali, guidati dal maestro Luigi Belati al pianoforte. Da “4 marzo 1943” (1971) a “Caruso” (1986).
Melodie immortali che fanno parte ormai della memoria collettiva e della storia nazionale della musica leggera, pop e pop lirica. Melodie, tuttavia, da riscoprire e sempre coinvolgenti. In particolare, Lauro ha voluto svelare, di Dalla: l’autonomia creativa, esplosa nel 1976; la trivialità del linguaggio, sublimata in poesia; la profonda fede religiosa; gli inni all’amore, non solo sentimentale, ma carnale; il valore profetico dei testi dalliani; l’avversione alla guerra e alla bramosia del potere; lo spessore intellettuale di autodidatta del cantautore; l’amore per la Roma trasteverina; le contaminazioni con la musica brasiliana, con la canzone napoletana e con la lirica; e, infine, il rapporto tra amore (Eros) e morte (Thanatos), con l’accettazione serena dell’altro tempo, che trova l’inveramento creativo più alto in “Caruso”. L’alternanza tra cultura e melodia ha affascinato i presenti, i quali hanno voluto tributare, in chiusura, un’interminabile standing ovation all’affiatatissimo duo Lauro/Maresca. “Francesca Maresca e io – ha dichiarato lo scrittore – siamo molto grati al sindaco Iaccarino e, in particolare, all’assessore Cilento, per la scelta di voler onorare un grande artista, come Lucio Dalla, legatissimo alla nostra terra sorrentina, e per il grande impegno, anche comunicazionale e organizzativo, profuso nella preparazione di questo evento straordinario, il cui trionfale successo resterà non solo nella mente e nel cuore di quanti vi hanno partecipato, ma anche tra le più significative realizzazioni culturali dell’Amministrazione Iaccarino”.
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