domenica 18 maggio 2025

Faito, rischio abbandono La politica stabiese adesso chiede aiuto a Regione e Governo

La giunta s'impegna a organizzare eventi e a promuovere la montagna: «Ma servono fondi per la strada e un commissario straordinario per la Funivia» Scontro tra centrosinistra e Forza Italia che chiedeva le dimissioni di De Gregorio 

di Tiziano Valle - Metropolis

Castellammare di Stabia - Iniziative culturali e ricreative nei mesi estivi sul monte Faito, campagne di promozione turistica, interlocuzioni con Regione Campania, Città Metropolitana e Governo per ottenere fondi straordinari, sostegno diretto agli operatori economici del versante stabiese della montagna e colpiti dalla crisi turistica scaturita dalla tragedia. Sono questi gli impegni che assume la giunta comunale di Castellammare, guidata dal sindaco Luigi Vicinanza, unitamente alla costituzione di parte civile nell'eventuale processo che dovesse celebrarsi nei confronti dei possibili responsabili della caduta della cabina della Funivia del Faito che è costata la vita a quattro persone e alla richiesta di nomina di un commissario straordinario per il ripristino dell'impianto di collegamento tra il centro stabiese e la vetta della montagna. C'è tutto questo nei tre ordini del giorno - due della minoranza e uno della maggioranza - approvati ieri in consiglio comunale. La proposta di costituzione di parte civile presentata da Forza Italia (Antonio Cimmino e Nicola De Filippo) e dalle civiche Progetto Stabia (Pasquale D'Apice) e Stabia Unica (Antonio Federico) è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale.

 

Così come l'ordine del giorno presentato da Italia Viva (Ciro Di Martino) e dai rappresentanti delle civiche D'Apuzzo Sindaco (Mario D'Apuzzo e Rosanna De Simone) e Stabia al Centro (Antonio Alfano) che invita l'amministrazione a chiedere la nomina di un commissario straordinario per la Funivia del Faito «come per il Ponte Morandi, per accelerare la ricostruzione di un impianto da far gestire però ad un ente diverso da Eav». Non è stato approvato all'unanimità, invece, l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza che propone iniziative da mettere in campo per il monte Faito, dalla risoluzione del problema del dissesto irogeologico, fino al ripristino della strada di collegamento da Castellammare alla vetta della montagna, passando per le iniziative culturali e gli eventi da organizzare per dimostrare vicinanza agli operatori economici che negli anni hanno investito sul Faito e ora, senza la Funivia, rischiano di chiudere bottega. A sfilarsi sono stati Forza Italia, Progetto Stabia e Stabia Unica. «Abbiamo chiesto fino all'ultimo istante di integrare quell'ordine del giorno chiedendo le dimissioni del presidente dell'Eav Umberto De Gregorio, non per la tragedia della Funivia, ma per i disastri gestionali dell'azienda nel corso degli anni - ha spiegato Antonio Cimmino - Saremmo stati pronti a ritirare il nostro ordine del giorno e a firmarne uno condiviso, ma non hanno voluto e non riusciamo a comprenderne il motivo dato che tutti in aula hanno espresso giudizi pessimi sulla gestione dell'azienda. Evidentemente hanno prevalso logiche politiche». A replicare è stato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza: «La gestione di Eav è disastrosa e non ho paura a ripeterlo, perché ha creato problemi enormi a questa città. E per la Funivia chiediamo giustizia, affidandoci al lavoro della Procura della Repubblica di Torre Annunziata da sempre capace di fare indagini precise, mirate, obiettive e ci auguriamo in questo caso veloci - ha detto il primo cittadino - Il nostro compito, però, è quello di trovare soluzioni e in questo momento le nostre attenzioni sono rivolte al Faito. Abbiamo recuperato 10 milioni di euro per la messa in sicurezza della montagna già prima della tragedia della Funivia e ne abbiamo chiesti altrettanti al Governo per ripristinare la vecchia strada di collegamento chiusa ormai da oltre trent'anni. Ci auguriamo che anche il centrodestra stabiese voglia attivarsi con il Governo per far comprendere che quelle risorse per Castellammare sono necessarie». Pur essendo favorevoli «alla richiesta di dimissioni del presidente dell'Eav, Umberto De Gregorio, augurandogli che possa chiarire la sua posizione rispetto alla vicenda della Funivia», hanno deciso di votare l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza anche quattro esponenti della minoranza: Antonio Alfano, Mario D'Apuzzo, Rosanna De Simone e Ciro Di Martino. «Rivolgo un saluto alla vedova di Carmine Parlato, dipendente dell'Eav tra le quattro vittime della caduta della Funivia del Monte Faito, e le dico che il lutto per quanto accaduto è vivo». ha detto il sindaco Luigi Vicinanza, accogliendo tra le varie proposte anche quella del dirigente nazionale del Pd, Nicola Corrado, rilanciata in aula dal capogruppo dei dem Giovanni Tuberosa, di chiedere l'illuminazione dei piloni della Funivia del Faito, in memoria proprio di chi lo scorso 17 aprile ha perso la vita.

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