Era stato a lungo in silenzio. Ora rompe il riserbo e manifesta il suo pensiero. Con parole dure e taglienti, il governatore
Antonio Bassolino prende posizione: «Nel Pd napoletano si è consumata, nei giorni scorsi, una rottura della maggioranza che si era creata con il voto dei cittadini. E' stata una scelta grave, resa ancora più sconcertante dall’alleanza di una parte della maggioranza con le liste che avevano condotto un’aspra battaglia politica contro l’elezione di Iannuzzi a segretario regionale. E' un ritorno al trasformismo. Altro che innovazione!». Una stoccata durissima a chi, nel gruppo che fa capo al ministro
Luigi Nicolais e alla segretaria provinciale di Napoli, Emma Giammattei, aveva parlato di una svolta basata sull'innovazione, sulla rottura con il passato, rappresentato appunto da Bassolino e dall'altro big campano, Ciriaco De Mita. «Viene poi da chiedersi - domanda il presidente della giunta regionale - che senso abbia l’organizzazione di una corrente in un partito che Veltroni e tutti noi vorremmo invece fondato su logiche nuove. Del tutto inedito - e qui arriva la stoccata diretta e personale a Nicolais - è poi il comportamento, dal punto di vista politico ed istituzionale, di un ministro della Repubblica che si è mosso e si muove per destabilizzare la situazione napoletana. Ma il Pd napoletano non merita di nascere in questo modo, come se fossimo in un vecchio Mezzogiorno ed in una vecchia Italia. Così facendo si spinge la situazione verso l’avventura. E' dunque del tutto evidente che è indispensabile un chiarimento politico, al quale devono concorrere tutte le forze e tutte le persone responsabili, a livello locale e nazionale»
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