Controesodo e pioggia improvvisa hanno mandato in tilt la viabilità
Vico Equense - Penisola sorrentina in ginocchio nello scorso weekend. Il problema traffico si è ripresentato nuovamente e soprattutto negli orari critici, dalle 17 alle 19, in direzione Napoli, verso la quale si sono formate lunghissime code di veicoli. Tra i fattori che hanno determinato la paralisi, il controesodo dei vacanzieri e la pioggia che domenica ha preso in contropiede i bagnanti generando una fuga di massa. In tilt anche la circolazione nel centro di Vico Equense, con i vigili urbani che hanno bloccato per 30 minuti l’ingresso delle vetture fermandole all’altezza di viale della Rimembranza per evitare il caos all’interno del paese. «Domenica scorsa, dalle 18 alle 18,30 – spiega Ferdinando De Martino (foto), comandante dei vigili urbani – abbiamo ritenuto opportuno evitare che le auto provenienti da Sorrento e dirette verso Napoli entrassero in centro. Molti veicoli, spaventati dal traffico nella galleria di Seiano, hanno intrapreso la strada di Vico centro ma il rischio era la totale paralisi della città». Il traffico è un problema che da anni pesa sulla penisola sorrentina e che potrebbe trovare una soluzione nella realizzazione del megatunnel Pozzano- Seiano. Un’opera, però, attualmente ferma a causa della vicenda che ha interessato la Sig (Società internazionale gallerie), impresa che si occupava della realizzazione delle opere civili nella galleria. Infatti, la Sig (che partecipa al 50% della società consortile “Sorrentina Due scarl”, il cui altro 50% è detenuto dalla “Impresa spa”, ex “Torno internazionale spa”) lo scorso 11 giugno ha chiuso temporaneamente i battenti a seguito del “provvedimento interdittivo” della Prefettura di Napoli per la mancanza dei requisiti sulla certificazione antimafia. La situazione, malgrado sia ancora indefinita, non dovrebbe avere comunque ripercussioni sui lavori nel megatunnel. Ad assicurarlo è stata l’Anas che ha annunciato la riattivazione a breve del cantiere con una nuova società che subentrerà alla Sig, probabilmente si tratterà della Impresa Spa. Quasi certi i nuovi assetti societari e il calendario dei lavori, ciò che resta ancora incerto, invece, è il futuro dei cinquanta ex dipendenti Sig, fino a due mesi fa impegnati nella realizzazione della galleria. La società che subentrerà alla Sig non potrà assorbire il team di lavoro perché dovrà fare riferimento alla liste di mobilità nazionali. Benché i sindacati stiano conducendo una serie di battaglie per tutelare i diritti dei lavoratori, la situazione per loro non sarà semplice, il rischio di perdere il lavoro è altissimo. L’odissea per loro è cominciata il 21 maggio, quando i vertici di cantiere hanno reso noto l’ordine di servizio dell’Anas di allontanare ad horas dal cantiere maestranze e mezzi d’opera della società. La situazione si è parzialmente tranquillizzata a seguito della sospensione dell’ordinanza prefettizia, ma il giorno 10 il Tar ha respinto la richiesta della società ribadendo l’efficacia del provvedimento e decretando l’interdizione delle attività. Il Consiglio di Stato doveva pronunciarsi a riguardo martedì 21 luglio ma ha rinviato il tutto al 7 ottobre, giorno in cui ci sarà l’udienza del Tar che vedrà la trattazione del ricorso nel merito. (Ilenia De Rosa il Giornale di Napoli)
1 commento:
ehmm ... non è che magari è stato un pochino anche per la festa patronale?
Non sarà forse il caso di smettere con queste processioni che bloccano per ore le scarse vie dei centri, almeno in certi giorni?
Posta un commento