Fiamme sulle colline: in fumo uliveti e agrumeti
Sorrento - Il fumo che si è levato alto sulle colline, ieri pomeriggio, era visibile anche dal centro cittadino. Le fiamme si sono sviluppate in un vasto territorio collinare, tra il borgo di Trasaella e i Colli di Fontanelle, a Sant’Agnello e il Picco Sant’Angelo, a Sorrento. L’allarme, poco dopo le 17, lanciato dai volontari del Faito, che pattugliano le zone montane per prevenire gli incendi boschivi sul versante della penisola sorrentina. Per attenuare gli effetti delle fiamme, che si sono propagate in rapida successione su una superficie di circa quattro ettari, lambendo anche un ristorante nei pressi del Picco Sant’Angelo, sono intervenuti un elicottero dell’Aib, il servizio antincendio boschivo della Regione Campania e un aereo Canadair, che hanno supportato l’opera dei vigili del fuoco del distaccamento di Piano di Sorrento e Napoli, degli agenti della forestale, dei carabinieri della compagnia di Sorrento, degli agenti della polizia municipale di Sorrento, Sant’Agnello e Piano di Sorrento, dei volontari della protezione civile. Le fiamme sono divampate per circa tre ore. Domate le lingue di fuoco più alte, è iniziata la lunga opera per spegnere i focolai di sterpaglie che hanno alimentato l’ennesimo fuoco d’agosto di questa calda estate 2009 propagatosi in una zona caratterizzata dalla tipica macchia mediterranea, con terrazzamenti con vegetazione mista, alberi di ulivi, viti e agrumeti. Nella stessa zona collinare, che si sviluppa tra Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Sorrento, fino al territorio che costeggia la prima parte della Statale 163 amalfitana, gli incendi nel periodo estivo rappresentano una costante ricorrenza. Nel corso degli anni le fiamme hanno distrutto numerosi ettari di macchia mediterranea. Il lungo pomeriggio di fuoco in penisola sorrentina ha riproposto una antica emergenza. Proprio le puntuali emergenze degli anni tra il 1970 e il 1990 contribuirono a dare una svolta decisiva alla realizzazione della caserma dei vigili del fuoco a Piano di Sorrento, la struttura, in esercizio da venerdì scorso in via dei Platani, costruita con fondi del ministero dell’Interno su un terreno concesso dal Comune. Sul fronte della prevenzione degli incendi in Costiera, quest’anno, c’è anche un elicottero che contro l’usanza dei contadini di bruciare arbusti e sterpaglie nel sottobosco. L’iniziativa attuata attraverso una convenzione tra l’amministrazione comunale di Vico Equense e l’associazione Elivesuvio di Terzigno: con un costo complessivo di seimila euro, un elicottero vigila, per un totale complessivo di trenta ore, con il nucleo comunale di protezione civile per effettuare, a richiesta dei dirigenti del servizio civico, sorveglianza e prevenzione nelle aree più a rischio del vasto territorio comunale, il più esteso della penisola sorrentina, in particolare per il Monte Faito e per quelle che si affacciano sul golfo di Positano, tra le più esposte negli scorsi anni ad eventi spesso di matrice dolosa. Alla base operativa ubicata in località Belvedere in un’area messa a disposizione dal volontario Luigi Russo, sono iniziati i primi voli di ricognizione con operatori della protezione civile che muniti di megafono hanno intimato ai contadini in varie zone collinari di spegnere i fuochi, che sono illegali in questa stagione, accesi per le operazioni di pulizia degli appezzamenti. Sono scattate anche le prime sanzioni amministrative per violazione dell’ordinanza comunale che vieta l’accensione di fuochi fino al prossimo mese di ottobre. (Antonino Siniscalchi il Mattino)
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