Domani primo settembre, alle ore 21, al Parco Ibsen di Sorrento
Sorrento - Dopo le esibizioni di Dario Cellamaro e Chico Freeman, prosegue al Parco Ibsen di Sorrento la programmazione della decima edizione di “Sorrento Jazz”, festival internazionale finanziato dalla Regione Campania con il co-finanziamento di Sorrento Jazz Onlus. Domani primo settembre, alle ore 21, si esibirà il chitarrista statunitense Stanley Jordan. Considerato dalla critica tra i migliori chitarristi al mondo, Jordan è conosciuto per il particolare uso della tecnica del “tapping”, invece delle convenzionali tecniche di “strumming e picking”, che gli consente un uso “pianistico” dello strumento. Stanley Jordan è salito alla ribalta nel 1985 con l'uscita del suo primo album, “Magic Touch”, un progetto rivoluzionario che contribuì alla rinascita della leggendaria “Blue Note Records”. Negli anni successivi, nonostante gli intensi programmi di appuntamenti musicali in tutto il mondo, i suoi maggiori interessi si sono rivolti alla musicoterapia e alla sonificazione. La fuga dalla corsa al successo ha portato Jordan, negli anni ’90, a vivere un periodo di esilio dal quale è emerso imprimendo una nuova direzione alla propria vita. Fondamentale in questo percorso è stata la passione verso la musicoterapia, che ha approfondito presso l'università dell'Arizona con un programma avanzato di studio e pratica. “E' opinione diffusa che se sei un musicista il tuo unico desiderio sia quello di diventare ricco e famoso – ripete spesso Stanley Jordan -. Io non sono mai stato così. Io voglio essere pagato bene per quello che faccio e voglio che la gente sappia cosa faccio. Per me la parte commerciale e quella artistica sono due cose distinte. A volte vanno di pari passo, a volte agiscono l’una contro l’altra. Io aspiro ad essere musicalmente soddisfatto e non famoso piuttosto che famoso e scontento della mia musica”.
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