domenica 30 agosto 2009
Anche le pulci hanno la tosse
Pur’ ‘e púlice ténono ‘a tosse. È la lapidaria espressione dialettale che compare sul blog di Antonio Bassolino, sotto il titolo «Pulci e politica». La traduzione letterale sarebbe «anche le pulci hanno la tosse», ma la frase - spiegano gli esperti di dialetto - si usa per bollare coloro che «parlano a sproposito di cose che non conoscono». Bassolino non fa nomi e non aggiunge altro, ma negli ambienti politici campani la frase è considerata una replica al segretario del Pd, che ha criticato il presidente della Regione nella sua visita di due giorni fa a Napoli. Sul caso va bandita “ogni ipocrisia”. Secondo Dario Franceschini, ‘e’ ora di chiamare le cose con il loro nome e di dire dei sì e dei no: perché la gente da noi vuole chiarezza e non mezze parole”. Parlando ad Ancona, Franceschini inizialmente si era sottratto alle domande dei giornalisti sulla querelle Bassolino sì-Bassolino no che agita il Partito democratico. Poi però, sollecitato da un intervento del pubblico, a margine di un’iniziativa dei comitati Franceschini, il segretario ha ribadito come la pensa. “Mi hanno fatto una domanda sul cambiamento e il rinnovamento del partito – ha spiegato – e mi hanno detto che non bisogna dire cose generiche ma avere il coraggio di dire dei sì o dei no. A Napoli mi era stato chiesto se ero favorevole ad un’ipotesi di Bassolino sindaco, e io ho cercato di rispondere senza ipocrisia, dicendo che arrivano dei momenti in cui bisogna voltare pagina e avere il coraggio di cambiare”. Dunque, ha aggiunto, “se sarò confermato segretario sarò contrario all’ipotesi di Bassolino sindaco. Poi naturalmente le decisioni saranno locali, ma questa è la mia opinione. Ho sentito che mi è stato risposto ‘ma non decidiamo noi, rinnovamento si’…’. Io penso invece che sia ora di chiamare le cose con il loro nome, e di dire dei sì e dei no”.
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1 commento:
Secondo me invece il "pur e pullce tenen 'a tosse" va inteso in un altro modo.
Bassolino secondo me ha voluto sottolineare che Franceschini anche se segretario nazionale del PD conta come il 2 di coppe a briscola. Bassolini vuole mettere in evidenza il suo peso politico, a parer mio non fatto di consenso e di leadership ma di sudditanza e clientelismo, rispetto allo scarso pedigree di Franceschini che in virtu' della sua nomina vuole contare qualcosa.
Niente di nuovo sotto l'afa di questo fine agosto si screditano gli avversari politici con le opinioni piuttosto che con i fatti e bilanci reali.
In questo il PD e' uguale in ogni dove.
Ciao
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