sabato 23 gennaio 2010
Inquinamento riserva marina, tre denunciati
Massa Lubrense - Missione antinquinamento ambientale da parte dei militari dell’Arma che grazie all’appoggio di un elicottero del settimo nucleo di Pontecagnano intercettano all’interno della baia di Puolo, nel pieno della zona C della riserva marina protetta di Punta Campanella, un rimorchiatore che durante l’esecuzione di lavori alla scogliera della Cala di Puolo stava disseminando una scia di idrocarburi che ha inquinato le acque di Puolo per diverse centinaia di metri. Immediato l’arrivo della motovedetta cc514n dei carabinieri diretta dal maresciallo Pierluigi Chiocca e coordinata dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento che giunti sul posto hanno identificato e denunciato in stato di libertà tre persone che dovranno rispondere al magistrato della Procura della Repubblica di Torre Annunziata del reato di inquinamento marino in area protetta sottoposta a vincolo ambientale. Deferiti il comandate 33enne del rimorchiatore ed il direttore di macchine di 32 anni, entrambi di Torre del Greco, oltre ad una donna di 32 anni di Vico Equense in qualità di legale rappresentante della società di lavori marittimi proprietaria del rimorchiatore. L’imbarcazione una volta cessata la fuoriuscita di sostanze inquinanti è stata fatta rientrare nel porto di Torre Annunziata dove i tecnici della capitaneria di porto hanno iniziato una serie di ispezioni per la verifica dello stato tecnico delle infrastrutture e della sala macchine. Dai primi accertamenti è emerso che il rimorchiatore versava in cattivo stato di navigabilità e che di conseguenza solcava il mare del golfo contribuendo a determinare fonti di inquinamento come quella accertata all’interno della baia di Puolo. Ancora lo stesso rimorchiatore era stato più volte intercettato nell’estate scorsa proprio dai carabinieri che avevano denunciato il comandante per avere tra l’altro contravvenuto al codice della navigazione non esponendo la prevista segnaletica per gli abbordi in mare. Nell’episodio di ieri i militari dell’Arma hanno accertato l’avvenuto rilascio in mare da parte della carretta di sostanze oleose del tipo idrocarburi che dopo essersi depositate sulla superficie dell’acqua in una scia di centinaia di metri si sono poi disperse per l’azione delle correnti marine. La presenza di questo rimorchiatore nelle acque del golfo di Sorrento e della riserva marina protetta di Punta Campanella è pressoché costante visto che da mesi partecipa agli interventi di allungamento della scogliera della baia di Puolo più volte contestata dagli ambientalisti per fare posto ad oltre 130 imbarcazioni da diporto con la conseguente cancellazione dall’area geografica della linea di costa di ben due spiagge. Il 26 maggio 2009 la Procura della Repubblica di Torre Annunziata sequestrò addirittura l’intero porto in costruzione per la difformità con le opere di allungamento della scogliera di 30 metri rispetto al progetto presentato al Comune di Massa Lubrense per avere libero accesso ai finanziamenti pubblici. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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