mercoledì 1 settembre 2010

Deve essere breve…

Svanita l’idea del PD di “un governo di transizione per cambiare la legge elettorale”, il Cavaliere che non ha nessuna intenzione di sloggiare, ieri a Palazzo Grazioli, si è incontrato con il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Presenti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e l'avvocato del premier Niccolò Ghedini. Al centro dell'incontro, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, la giustizia, a cominciare dal processo breve, in vista della ripresa dei lavori parlamentari. Il presidente del Consiglio, riferiscono sempre fonti parlamentari del Pdl, sarebbe determinato ad andare avanti evitando strappi, ma senza nemmeno fare troppe concessioni che possano snaturare l'impianto sostanziale del ddl approvato al Senato. Un provvedimento che suscita ancora perplessità tra i parlamentari di Fli che aspettano, anche in questo caso, le mosse del capo del governo. Il tema continua dunque ad infiammare il dibattito politico. "Se siamo arrivati fino qua credo che la questione sia la norma transitoria" ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a margine della festa democratica in corso a Torino, riferendosi alla riforma del processo breve. "Tutto il resto - ha aggiunto - può essere discusso sulla base di riflessioni di carattere organizzativo sul sistema giudiziario, ma credo che rimuovere la norma transitoria per Berlusconi sarà sempre più difficile". La reazione del Pd non si è fatta attendere. "Ciò che dura da troppo tempo è l'impunità di Berlusconi che da anni, attraverso cavilli e leggi ad personam, sfugge alla giustizia italiana" replica il senatore democratico Giuseppe Lumia, che parla di ''ennesimo colpo alla giustizia italiana. Con questo provvedimento, infatti, rischierebbero di saltare migliaia di processi. A farne le spese sarebbero le vittime dei reati che vedrebbero sfumare qualsiasi speranza di giustizia. Ridurre i tempi dei processi è il vero obiettivo del governo? - si chiede Lumia - Si diano più risorse e strumenti ai vari organi della giustizia e si riorganizzi il sistema in modo più semplice ed efficace''.

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