di Stefania Astarita, Partito Democratico
Meta - Apprendiamo con un certo stupore che il Comune di Meta attende un parere legale, prima di sottoscrivere il contratto con l'Asl, ricordando che a maggio ci fu un importante incontro tra tutti i sindaci della penisola sorrentina e il direttore generale D'Amora, proprio per definire i termini dell'accordo, che furono condivisi anche dal sindaco di Meta. Intanto le lungaggini derivate da questa decisione (da tre mesi è giunta al Comune la bozza dell'Asl, che è ancora in attesa di riscontro) stanno ricadendo negativamente sull'attività del poliambulatorio, che attende da tempo urgenti lavori di rimodulazione degli spazi interni, per consentire agli operatori di lavorare dignitosamente e agli utenti di poter essere assistiti in ambulatori idonei. L'Asl potrà finanziare tali interventi solo dopo la stipula del contratto. Ma questo problema non è minimamente preso in considerazione dagli amministratori, che invece di tutelare il diritto alla salute dei cittadini, si preoccupano degli aspetti patrimoniali, considerando un presidio sanitario alla stregua di un qualsiasi altro immobile comunale. Non hanno mai pensato al fatto che di questi tempi, con i gravi tagli alla sanità, registrati soprattutto in Campania, vantare un presidio sanitario comprensoriale nel proprio Comune possa essere considerato anch'esso un patrimonio? Infine sarebbe il caso di far verificare al legale anche la correttezza della procedura seguita dal Comune di Meta per trasformare i locali dell'immobile di via del Lauro, destinato ad asilo nido, in uffici comunali, senza seguire l'iter fin qui previsto, ossia il passaggio in Consiglio Comunale per formulare la richiesta di un diverso uso del bene, da trasmettere poi alla Regione per l'autorizzazione.
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