Fonte: Marco Milano da Metropolis
Penisola sorrentina - Lavoratori stagionali, fase di proposta prima della protesta. Giorni caldi sul fronte delle persone che operano nel settore turistico sull'isola azzurra e nella penisola sorrentina che si trovano ancora una volta, dopo essersi lasciati la "stagione" alle spalle, alle prese con un sostegno economico prodotto dalla cosiddetta "disoccupazione" piuttosto esiguo. Sono gli effetti della Naspi, l'indennità decretata qualche anno fa e che penalizza in maniera evidente migliaia di famiglie tra Capri, la penisola sorrentina e la costiera amalfitana che fanno del lavoro nel terziario l'unica forma di sostentamento al bilancio di casa. E cosi il Movimento Cristiano Lavoratori di Capri, presieduto da Salvatore Ciuccio, sta promuovendo una serie di incontri con parlamentari ñ rappresentanti politici della Capitale per evidenziare uno stato di cose per il quale viene chiesta una revisione urgente finalizzata ad incrementare il sussidio. Fase di proposta, dunque, con un incontro già tenuto con una deputata del Movimento 5 Stelle, Teresa Manzo, al quale faranno seguito altri confronti con deputati e senatori sempre con argomento all'ordino del giorno le problematiche dei lavoratori stagionali.
Tra le proposte portate dall'isola azzurra nella Capitale l'allungamento della stagione turistica per dare la possibilità ai lavoratori stagionali di affrontare con "più ossigeno" le spese familiari mensili e almeno un mese in più di assegno di sussidio di disoccupazione. Due misure che consentirebbero agli isolani cosi come ai sorrentini che lavorano presso attività turistiche (e quindi stagionali e non annuali) di non incontrare difficoltà negli esborsi per il fitto di casa (che il mercato immobiliare vede in costante rialzo), il mutuo, le utenze di corrente elettrica, acqua, telefonia. L'azione di sensibilizzazione verrà portata non solo nei confronti del Governo Conte ma anche verso la Regione Campania e se non si otterranno risposte, i lavoratori isolani e della penisola sorrentina sono pronti, ancora una volta, come già accaduto negli anni scorsi, a far sentire la loro voce con una manifestazione di protesta direttamente nei pressi della sede del ministero del lavoro a Roma.
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