L'annuncio, nel corso della serata tributo in memoria di Aniello Lauro svoltasi ieri in Svizzera
Sorrento e Lugano, due perle del turismo internazionale, l'una vanto della Campania, l'altra della regione svizzera del Ticino, potrebbero stringere presto un accordo di gemellaggio.
L'annuncio, nel corso della serata dal titolo "Aniello Lauro e Lugano: 40 anni di amore”, svoltasi ieri nella location del Centro Culturale Lac - Lugano Arte e Cultura, in omaggio al noto manager alberghiero di origini sorrentine.
All'evento ha preso parte, un selezionato parterre di duecento ospiti provenienti dall'Italia, da altri Paesi europei e dagli Stati Uniti: politici, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti, banchieri, imprenditori, manager, stilisti, collaboratori di Lauro, nonché rappresentanti dell’economia turistica ticinese.
A scandire la serata, la proiezione di un docufilm sulle amicizie internazionali di Aniello Lauro, costruito sulle interviste televisive, il ricordo appassionato del fratello, lo scrittore Raffaele, gli interventi delle autorità e dei relatori della biografia, dal titolo “Cossiga Suite”, le cui copie sono state donate ai presenti, la testimonianza di Livia Iaccarino, presente in rappresentanza del marito, lo chef pluristellato, don Alfonso, i ringraziamenti ai partecipanti del nipotino, Nello Lauro, erede del nonno ed, infine, la visita alla mostra delle opere pittoriche.
In particolare, il sindaco di Lugano, Marco Borradori, ha voluto sottolineare come la personalità, accogliente, eclettica e armoniosa, di Aniello Lauro sia stata essa stessa, per più di 43 anni, un attrattore turistico della città di Lugano.
Dal canto suo il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha rivendicato, con orgoglio, le origini sorrentine e la formazione alberghiera del manager, diventato, nel tempo, un ponte ideale tra Sorrento e Lugano, nonché l’ amicizia personale, negli anni giovanili degli studi finanziari a Chiasso.
L’assessore alla Cultura e agli Eventi di Lugano, Roberto Badaracco, ha evidenziato come la scomparsa di Lauro abbia lasciato, dieci anni fa, un vuoto incolmabile, rivendicando, tuttavia, come l’eredità morale di Lauro, il trinomio accoglienza-turismo-cultura, sia stata messa frutto e realizzata con il Centro Culturale Lac, uno dei più prestigiosi a livello internazionale.
Dal canto loro, i due relatori della biografia, amici di una vita di Lauro, Giorgio Giudici, ex sindaco di Lugano, e Marco Solari, presidente del Festival del Cinema di Locarno, hanno rivendicato il valore assoluto di un profondo legame amicale e professionale, fatto di rispetto, di amicizia, di creatività, di collaborazione, di iniziative e di realizzazioni concrete. Giudici ha ricordato il sodalizio di Lauro con il barone Thyssen e con Francesco Cossiga.
Rivelati, infine, aneddoti sconosciuti e storie inedite, riferiti a personaggi della politica internazionale, come George Bush e François Mitterrand, o ad artisti di fama mondiale, come Luciano Pavarotti, pittore come Lauro per passione. Solari, dopo aver celebrato il rapporto affettivo tra i due fratelli, Aniello e Raffaele, ha suggellato così il ricordo dell’amico scomparso: “Nella vita professionale, nei rapporti di amicizia, nelle relazioni umane con personaggi famosi o con gente semplice, Aniello sapeva solamente dare, mai ricevere. Conosceva solo il verbo donare, il donarsi, mai il chiedere. Questo talento lo ha reso, non solo per me, ma, credo, per tutti i presenti, unico e indimenticabile. Un maestro di vita e dell’arte dell’accoglienza. Un gigante, non solo per la moglie Marcella, i figli e i nipoti”.
Il tributo, come anticipato dal sindaco Cuomo, si ripeterà, nel 2019, a Sorrento, propedeutico ad un gemellaggio tra le due note località.
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