sabato 3 agosto 2019

Di Gennaro, tra "Rosy Abate" e "Cobra

L'attore, ospite al Social World Film Festival di Vico Equense, ha raccontato al pubblico i suoi prossimi lavori 

Vico Equense - Gianluca Di Gennaro (nella foto) è stato l'ospite d'onore della quinta serata della nona edizione del Social World Film Festival di Vico Equense. Ospitato m Arena Loren, ha raccontato i suoi inizi e lo spirito con cui affronta il suo lavoro. «Io ho iniziato a praticare teatro all' età di undici anni, provengo da una famiglia d'arte quindi i miei zii facevano questo da tempo e mio nonno ha vinto Sanremo un bel po' di anni fa. Io ho iniziato con loro per gioco a teatro, ho avuto la fortuna di essere visto in teatro e di essere chiamato per partecipare ad un provino cinematografico di "Certi bambini". Mi hanno preso e questo è stato il mio primo lungometraggio, da lì è partito tutto». A quale film sei legato particolarmente? «Proprio a "Certi bambini" sono legato di più da un punto di vista emotivo e per quanto riguarda i ricordi. Fortunatamente ce ne sono diversi». Da adolescente era sul set di "O professore" con Sergio Castellitto, che ricorda di quell'esperienza? «E stato uno dei miei primi film. Ho avuto la possibilità di trattare il tema della denuncia, da lì in poi mi sono formato e parlo tutt Oggi di alcuni argomenti della mia terra. Credo che sia un dovere per un attore campano farlo». Hai progetti per il futuro? «Sì, adesso usciranno in televisione la seconda serie di Rosy Abate ed al cinema i film "Il cobra non è" e "Black Parthenope " girato interamente nella Napoli sotterranea e a settembre ne inizierò un altro che parlerà di calcio». Che consiglio dai per chi sogna di diventare un attore? «Ci sono molti alti e bassi in questo lavoro, perciò la passione è fondamentale per andare avanti». (di EMFR da Il Roma)

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