venerdì 6 settembre 2019
Sanità, Ermanno Russo: “Che fine ha fatto battaglia Cinque Stelle contro commissario?”
Regione Campania - “Visto che oramai in Campania è in atto una vera e propria rivoluzione copernicana che ha investito anche gli equilibri tra maggioranza ed opposizione pentastellata in Consiglio regionale, sarebbe simpatico capire che fine abbia fatto la battaglia principe dei Cinque Stelle in Regione, quella contro il commissario alla sanità. La consigliera Ciarambino e i suoi colleghi di gruppo hanno deposto definitivamente le armi? Sperano ancora di spodestare il presidente De Luca? Tutto questo silenzio sul tema appare a dir poco sospetto”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook Ermanno Russo, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente della Commissione Sanità. “Il Consiglio regionale è completamente fermo sui temi della sanità, va avanti con l’attività consultiva, con le audizioni, vara provvedimenti di facciata, non può esercitare, oramai da dieci anni, alcun tipo di prerogativa costituzionale perché commissariato. E’ una condizione antica che però i colleghi consiglieri regionali dei Cinque Stelle avevano promesso di risolvere a breve. Come? Se non facendo uscire definitivamente la Campania dagli enti attenzionati dal Ministero della Salute e dell’Economia, almeno sostituendo il presidente De Luca con un nuovo commissario ad acta. Nulla di tutto questo è sinora accaduto, nonostante il ministro alla Sanità di ieri fosse di stretta osservanza grillina. Chissà se i buoni propositi valgono ancora oggi, quando è evidente che non regge più l’alibi secondo cui era la Lega a proteggere il Governatore”, rincara Russo. “Siamo davanti ad un’altra giravolta di M5S? Un nuovo cambio di direzione? Un’altra sterzata rispetto alle loro proverbiali battaglie di principio? Oppure è soltanto l’aria nuova di Palazzo Chigi a raffreddare gli animi dei tenaci colleghi a Cinque Stelle? Resta un quesito su cui interrogarsi ma, soprattutto, un quesito su cui dovrebbero interrogarsi i cittadini campani, stretti come sono nella morsa di un accordo osceno Pd-M5S che rischia di replicarsi anche in Campania in danno alle esigenze dell’utenza”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale.
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