|
Zio Gianni e Gennaro Esposito |
Vico Equense - 'Na tazzulella e' café, cantava Pino Daniele qualche anno fa. Iniziare la giornata senza un caffè è impensabile, e mi è difficile immaginarne la vita senza. Dietro ogni tazzina c'è una storia, e per molti di noi è un rito irrinunciabile. Il caffè è un viaggio, unisce, un abbraccio, e per "riempie una stanza basta una caffettiera sul fuoco" come dice Erri De Luca. E lo sa bene lo Chef Gennaro Esposito, che da buon napoletano ha un legame speciale con il caffè. “Ripenso – spiega Esposito - ai miei inizi in pasticceria da zio Gianni dove spesso ero addetto a preparare il caffè per i clienti: ecco, dietro un gesto che può apparire meccanico si nascondevano, e si nascondono ancora, arte e magia.” Anche per questo lo Chef bistellato si è messo alla ricerca delle differenze che ci sono tra un chicco di caffè e l’altro… e ha tirato fuori una sua ricetta, insieme a un noto marchio, che ha reso il caffè napoletano celebre nel mondo: “Tostare è come cucinare”.
Nessun commento:
Posta un commento