venerdì 17 aprile 2020
Un metro...
La consegna dei prodotti alimentari da asporto a domicilio è consentita in molte regioni. Fa eccezione la patria della pizza: la Campania. Ma a quanto pare ancora per poco. Forse il fermo la prossima settimana finirà. Viste le tante pressioni, De Luca sembra intenzionato a dare il via libera dopo uno stop di oltre un mese. Un ripensamento, sempre nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza. E così potremo di nuovo ordinare un bel metro di pizza. Cento centimetri di bontà. Non c’è nessun anticipo, sia chiaro, della cosiddetta fase 2. La data rimane sempre il 4 maggio, a meno che il Governo non decida di anticipare i tempi. Intanto, ieri, si sono svolti i primi di una serie di incontri programmati che hanno l’obiettivo di verificare le criticità e di organizzare i protocolli di sicurezza necessari in vista della tanto sospirata fase 2. Le riunioni si sono svolte con i rappresentanti dell’Associazione Costruttori (cui seguirà un'ulteriore consultazione lunedì con il comparto edile dell’artigianato), quindi dei balneatori e dei cantieri navali. “Sono stati confronti utilissimi – ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca – e va sottolineato con soddisfazione lo spirito di collaborazione e di responsabilità manifestato da tutti. Continueremo a raccogliere indicazioni e a seguire la linea annunciata, sul doppio binario che dovrà unire alla ripartenza le indispensabili garanzie sanitarie per tutti”. Nella babele di ordinanze regionali, messe in campo singolarmente dai governatori, questa mattina Il Mattino ci fa notare che il metro non è uguale ovunque. Stiamo parlando della distanza interpersonale, e non del metro di pizza. La distanza di almeno un metro è stabilita a livello nazionale. In Veneto è due metri e tre metri nella provincia autonoma di Bolzano…
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