LA TRAGEDIA
di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Meta - Due anziani morti in conseguenza della deflagrazione di una bombola di gas custodita nella loro abitazione. È il tragico bilancio dell'esplosione che si è verificata ieri mattina, poco dopo le 8, in via Cristoforo Colombo, nel cuore del centro cittadino di Meta. All'interno dell'appartamento in quel momento era presente la coppia di coniugi: Raffaele Cretella, di 93 anni, originario di Scafati e la moglie Rosa Formato, che di anni ne aveva 81 ed era nata a Lioni, Comune della provincia di Avellino. Il forte boato è arrivato improvviso a squarciare la tranquillità di una mattinata di inizio settembre nella località della penisola sorrentina. Qualcuno ha pensato ad una scossa di terremoto, tanto che diversi abitanti della zona sono scesi in strada.
I SOCCORSI
Nel vedere le fiamme sprigionarsi dalla casa dei due anziani è apparso tutto chiaro, con alcune persone che hanno tentato di prestare i primi soccorsi. Ma il rogo che si è sviluppato in seguito allo scoppio ha consigliato anche i più volenterosi di desistere dal proposito. Sono comunque partite le segnalazioni ai vigili del fuoco del distaccamento di Piano di Sorrento, ai carabinieri della compagnia di Sorrento ed al 118. Presente sul posto anche personale del commissariato peninsulare e gli agenti della polizia municipale di Meta.
In pochi istanti le autobotti si sono portate in zona. I pompieri hanno dovuto lavorare non poco per raggiungere l'epicentro della detonazione perché gli accessi erano chiusi dall'interno. È stato necessario forzare una porta blindata e tagliare parte della recinzione metallica che delimita la proprietà della coppia. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori per Raffaele Cretella e Rosa Formato non c'è stato nulla da fare: entrambi erano già morti carbonizzati.
Le fiamme hanno raggiunto anche le due abitazioni confinanti che hanno riportato gravi danni e al momento sono inagibili. In frantumi pure i vetri di un'auto parcheggiata in strada davanti al caseggiato, mentre in immobili vicini sono caduti intonaci e calcinacci.
LE INDAGINI
Dopo alcune ore dall'esplosione in tutta via Cristoforo Colombo si avvertiva ancora l'odore acre del fumo e dei mobili bruciati dal fuoco. Il pm della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, Giuliano Schioppi, ha raggiunto la Costiera e ha partecipato ad un sopralluogo con vigili del fuoco e carabinieri. Toccherà agli esperti dei pompieri insieme ai militari dell'Arma del capitano Mario Gioia ricostruire la dinamica dell'accaduto. Dai primi riscontri risulta che la deflagrazione si sia sprigionata dalla bombola di gpl ad uso domestico presente nel locale cucina dell'abitazione. Ma solo con le successive verifiche sarà possibile chiarire l'origine dello scoppio e le cause, anche perché alcuni residenti hanno spiegato agli inquirenti che già l'altra sera avevano avvertito odore di gas. A questo proposito è stata diffusa una nota da parte di Italgas attraverso la quale un portavoce della società chiarisce che «l'abitazione interessata dall'evento non è allacciata alla rete cittadina di distribuzione. Di conseguenza, l'origine è da attribuire ad altra causa».
LE CONSEGUENZE
In effetti, come ricostruito sul momento dai pompieri, lo scoppio sarebbe dovuto alla bombola di gpl presente in casa. In attesa delle conferme quel che è certo è che il bilancio sarebbe potuto essere ben più grave. L'esplosione ha interessato anche l'appartamento accanto a quello della coppia di anziani che in quel momento, per fortuna, era vuoto. L'unico residente era uscito pochi minuti prima per recarsi al lavoro. Non solo. Nello stesso stabile, al primo piano, si trova una casa famiglia gestita dalle suore. Se le fiamme si fossero propagate rapidamente ai locali confinanti sarebbe stato estremamente difficile evacuare tutti, in particolare anziani e bambini, in tempi rapidi.

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