sabato 30 maggio 2009
PD: Franceschini in tour a Napoli senza Bassolino
Dal Cnr di via Pietro Castellino a via Scarlatti (nei quartieri collinari della città) e poi in viaggio sul metrò dell'arte che dal Vomero porta alla centralissima Piazza Dante. Una breve pausa per una pizza e poi via, lungo i vicoli dei Decumani, quello superiore di via Tribunali e quello inferiore di via San Biagio de' Librai. Dario Franceschini ha scelto di fare un tour in mezzo alla gente di Napoli per dare sostegno elettorale ai candidati del partito alle prossime elezioni, in primis Luigi Nicolais, lo scienziato ed ex ministro di Prodi che corre per la presidenza della Provincia di Napoli. Con lui, per tutta la mattinata e fin quasi alle tre del pomeriggio, lo stesso Nicolais ed i vertici del Pd campano e partenopeo: il sindaco Iervolino, il segretario regionale Iannuzzi, i deputati Armato e Cesario (poi raggiunti da Pina Picierno), i consiglieri regionali Sommese e Casillo, la deputata europea Pagano, gli assessori regionali Cascetta e Valiante. Non si è visto Antonio Bassolino che, pure, lo ha atteso al suo arrivo a Napoli e si è trattenuto a colloquio con lui per meno di dieci minuti prendendo un caffè in un hotel vicino alla stazione centrale dove il leader del Pd e' arrivato via Tav. Un colloquio quasi riservato, quello fra il governatore ed il segretario. Il primo da quando Franceschini e' a capo del partito. Colloquio su cui il segretario glissa ripetutamente nonostante le domande dei giornalisti sui temi affrontati con il governatore. Com'è andata con Bassolino? ''Come doveva andare?''. E' la prima volta che vi incontrate. Vero? ''Ma, nella vita...''. Cosa vi siete detti? ''Devo darvi i contenuti del colloquio?''. Ci dica, almeno, e' stato cordiale? ''Ci mancherebbe altro!''. Il segretario del Pd cammina salutando la gente che incrocia, stringendo mani e fermandosi a parlare. La gente si avvicina ma non troppo. Qualcuno gli regala un corno rosso in segno di buon auspicio. Da un'enoteca gli offrono un bicchiere di spumante ed improvvisano un brindisi. Non tutti lo riconoscono. Un ragazzo chiede ad un amico chi sia a trascinarsi dietro un corteo di cronisti fotografi, operatori e quando gli rispondono che è Franceschini commenta fra l'ironia dei suoi amici: ''Chi? Il calciatore?''. C'e' anche chi lo riconosce e lo incita a fare di più: ''Onorevole, perche' non ci sono più i circoli e le sedi di partito? Perche' non esiste piu' la vera militanza?'' gli chiede uno studente universitario. Mentre un elettore di Rifondazione gli stringe la mano e gli dice: ''Complimenti per la lingua tagliente. Ma servono fatti e non chiacchiere. Non faccia come Bassolino''. Lungo via San Gregorio Armeno (la strada dei pastori), prima di arrivare nella sede della Comunità di Sant'Egidio per un veloce incontro con gli immigrati, una signora si ferma davanti alla folla e domanda chi sia a provocare tanto clamore: ''Franceschini? Se era Berlusconi gli davo un bacio!''. (Asca)
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