lunedì 29 giugno 2009
Chiude il Catasto. Protesta dei Geometri stabiesi
Castellammare di Stabia - Geometri stabiesi sul piede di guerra a causa della chiusura dell’ufficio decentrato del Catasto di Castellammare di Stabia. Era l’ 11 marzo 2002 quando, a seguito di numerose petizioni di firme, promosse da geometri, ingeneri ed architetti, aprì la sede stabiese della Direzione dei servizi catastali di Napoli. Tale soluzione aveva lo scopo di risolvere il grande sovraffollamento degli uffici napoletani e favorire un più celere agire della Pubblica Amministrazione. Ebbene, da circa un mese l’ufficio è inesorabilmente chiuso, con notevoli aggravi per tutti i tecnici del comprensorio. «Ero uno dei tanti frequentatori dell’ufficio di Castellammare – spiega il geometra Giuseppe Vanacore – ma ora, a causa della chiusura dell’ufficio, sono costretto a recarmi ogni volta a Napoli. Ciò comporta un inevitabile dispendio di energie e risorse, considerato che a volte, solo per una informazione, siamo costretti a passare la giornata in estenuanti attese. Personalmente, ho chiesto le motivazioni di tale chiusura e mi è stato detto che il Comune non ha rinnovato la convenzione con il Catasto di Napoli, ma non so altro». Solidale con i tecnici stabiesi Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania, che, già nel 1997, da membro del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Napoli, fu promotore di una vera e propria battaglia, anche mediante petizioni popolari, per far istituire un ufficio del Catasto a Castellammare. «La chiusura dell’ufficio stabiese del catasto costituirebbe l’ennesima occasione persa della città – spiega Sicignano –. Di conseguenza, chiedo che gli organi competenti facciano immediatamente chiarezza sull’ intera vicenda. Ho scritto anche una lettera al presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Napoli, Diego Buono, affinché, con il suo prezioso ed autorevole intervento, la vicenda possa nel più breve tempo possibile trovare una soluzione». Conclude Sicignano: «ritengo che il decentramento della Pubblica Amministrazione rappresenti una opportunità di grande valore per l’intera città, non solo per la conseguente diminuzione di impedimenti per quanti necessitano di usufruire dei suddetti uffici, ma soprattutto costituisce un passo importante affinché si crei a Castellammare un centro affaristico considerevole, magari preminente in tutta la provincia di Napoli».
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