Castellammare di Stabia - «Il clan D'Alessandro è stato decimato, ma nuove organizzazioni criminali potrebbero estendere i tentacoli sulla nostra città». A lanciare l'allarme è il vicesindaco Nicola Corrado, esponente nazionale del Pd, a pochi giorni dall'avvio delle procedure per la ristrutturazione del partito messa in campo dalla segreteria provinciale e dal commissario cittadino Paolo Persico. «In questo particolare momento - spiega Corrado - grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, il clan D'Alessandro vive un momento di estrema debolezza. Ma, paradossalmente, mentre da un lato c'è chi si impegna ad attuare con maggiore decisione le iniziative di contrasto alla cosca degli scanzanesi, dall'altro c'è chi ne approfitta per insediarsi sul territorio». Un campanello d'allarme che, secondo il vicesindaco, è da ricondurre alla crescente ambizione di espansione di altre organizzazioni criminali operanti sul territorio. «Non bisogna sottovalutare come altri clan - aggiunge - come ad esempio quello dei Cesarano, possano puntare ad incrementare le attività illecite su Castellammare. Da sempre hanno interessi ai confini della nostra città e potrebbero approfittare di questo momento per cercare di occupare spazi lasciati vuoti». Un nuovo rischio di ingerenze nella macchina pubblica e nella politica cittadina, dunque, si profila per il territorio stabiese. Un problema che, secondo Corrado, investe tutti i partiti. «La camorra non fa politica, e quindi il pericolo di infiltrazioni e collusioni riguarda tutti, da questo punto di vista nessuno deve abbassare la guardia». Intanto, prosegue il piano di ristrutturazione del Pd, in attesa del primo dicembre, giorno in cui verrà riaperto il tesseramento, con gli iscritti al partito di Bersani impegnati a sottoscrivere un manifesto contro la camorra e ad autorizzare la pubblicazione del proprio nome nella lista degli aderenti. Iniziative proposte anche agli altri partiti, ma ritenute insufficienti e criticate sia dalle compagini di maggioranza che di opposizione. Infine, proseguono le indagini sulle vicende scaturite dall'omicidio del consigliere Tommasino. In particolare, gli inquirenti starebbero vagliando la posizione di alcuni candidati e i risultati ottenuti alle amministrative del 2005 in alcuni quartieri a rischio, permeati dalla presenza della camorra. (Ciro Saccardi il Mattino)
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