Sorrento - Colti in flagranza di reato mentre si stavano impadronendo di circa 5 tonnellate di legna dalla pineta di proprietà comunale in località “Le Tore” sulle colline di Sorrento. Per loro è scattata la denuncia in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata con l’accusa di furto aggravato in concorso ai danni del patrimonio ambientale del comune di Sorrento. Tutti di Massa Lubrense, un 66enne, un 31enne, un 40enne, un 34enne, un 39enne, un 38enne, sono stati intercettati dai carabinieri della stazione di Sorrento diretti dal luogotenente Nicola Mariniello e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma mentre trasportavano al di fuori della pineta a bordo di autocarri tipo “Porter” una grande quantità di legname derivante dalla potatura dei pini e di altre specie arboree presenti nel polmone verde delle colline di Sorrento. Sprovvisti di qualunque autorizzazione rilasciata dall’ente comunale, dai primi rilievi sembra accertato che i trafugatori si erano impadroniti almeno di 4 tonnellate e mezza di legname probabilmente da destinare alla rivendita come combustibile per caminetti od a soddisfare le ordinazioni della committenza del settore della ristorazione visto il gran numero di pizzerie e trattorie disseminate sul territorio. L’intero quantitativo di legname una volta fatto scaricare dagli automezzi è stato posto sotto sequestro mentre ulteriori indagini potrebbero accertare, oltre al furto della legna, anche il danneggiamento di alcuni dei numerosi esemplari di pino esistenti nell’area verde de “Le Tore”. Particolare soddisfazione è stata espressa dalla sezione locale del wwf per l’intervento dei carabinieri che ha portato alla denuncia dei 6 trafugatori di legname. “Il rispetto per il patrimonio ambientale e di conseguenza per la legalità, osserva Claudio d’Esposito presidente del wwf sezione penisola sorrentina, costituisce un valore ancora poco avvertito in un territorio dove madre natura ha donato forse il meglio. Il furto di legname dai boschi rappresenta un classico esempio di chi distrugge l’ambiente per soldi e quel che è peggio su commissione di imprenditori del settore turistico sorrentino. Come wwf ci auguriamo che presto il patrimonio comune possa essere condiviso ed apprezzato da tutti come un valore aggiunto per il nostro territorio”. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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