giovedì 21 gennaio 2010
Un'insegnante la donna guarita dal cancro
Castellammare di Stabia - Trentacinque anni e una passione per i bambini. Chi afferma di conoscere la persona che ha pregato Papa Pacelli, ricevendo un presunto miracolo, sostiene sia una donna giovane, madre di tre figli, insegnante; un mestiere che ha scelto proprio per poter stare a contatto con i più piccoli. Una persona umile e piena di coraggio. Sulla donna che con l’aiuto del suo medico curante ha scritto al Papa per annunciare e chiedere di far luce sull’improvvisa scomparsa del cancro all’addome da cui era afflitta, circolano soltanto indiscrezioni. Il suo nome infatti, è ancora protetto dal segreto della Santa Sede e della diocesi di Castellammare-Sorrento guidata dal vescovo Felice Cece e dal suo vice don Catello Malafronte. Non è semplice, ma la donna continua a vivere nell’anonimato e a quanto pare, lo farà fino all’istituzione del tribunale diocesano. I tempi però non si conoscono ancora. Il vescovo, in qualità di giudice di prima istanza, dovrà nominare gli altri componenti che costituiranno il tribunale diocesano, tra questi sacerdoti e laici, di solito, tra i componenti anche uno specialista medico. «Malgrado tutto il frastuono che si è creato in questi ultimi due giorni – spiega don Paolo Cecere della parrocchia di Sant’Antonio di Padova che nel 1958 durante un incontro con i giovani dell’azione cattolica, ha conosciuto personalmente papa Pio XII – è straordinario il fatto che questa persona abbia la forza di non parlare. Gesù quando guarì il lebbroso disse di tacere e invece l’uomo disse a tutti quanto fosse accaduto». Intanto nelle parrocchie c’è tanta curiosità. La comunità continua a chiedersi chi sia la misteriosa persona destinataria della prodigiosa guarigione. Tutte le domande rivolte fino a ora, però non hanno ancora trovato risposte. «Noi parroci siamo all’oscuro di tutto – conclude don Paolo Cecere – possiamo solamente pregare e sperare che le verifiche che saranno effettuate dal tribunale diocesano abbiano esiti positivi, in tal caso il processo di beatificazione potrebbe partire proprio da Castellammare». Sempre secondo indiscrezioni, la donna si sarebbe accorta di essere guarita dopo aver sognato Pio XII: al risveglio non aveva più i dolori lancinanti che in seguito alla diagnosi dei medici erano il segnale del brutto male. (Maria Elefante il Mattino)
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