Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Una rivoluzione. Temporanea. Ma comunque una rivoluzione. Dovuta sia alla carenza di personale che alla sospensione di due tecnici in forza al Comune di Vico Equense decisa alcuni mesi fa dopo il varo della legge Severino. Ecco perché il sindaco Gennaro Cinque si è visto praticamente “costretto” a dover cambiare assetto all’ufficio urbanistica nominando in tutta fretta l’architetto Pietro Paolo Fusco – già in forza all’ente municipale di via Filangieri, originario di Sant’Agnello – nuovo dirigente del settore. Un compartimento del Comune fondamentale, nevralgico, che per l’amministrazione rappresenta un vero e proprio pilastro ma di fatto bloccato da tempo proprio a causa della mancanza di forza lavoro.
Il sindaco ha firmato il decreto di nomina l’altra mattina e adesso
Fusco può rilanciare l’ufficio. “Il settore urbanistica – si legge nel provvedimento firmato da Cinque - risultava scoperto della figura dirigenziale di responsabile, finora assicurata mediante provvedimenti tamponi che hanno ulteriormente aggravato la gestione”. Realtà resa ancora più complicata dalla sospensione di due tecnici sancita dal Comune.
L’ingaggio è ufficiale: incarico da 7mila euro (lordi) su base annua (a tredici mensilità) e, soprattutto, a decorrenza immediata. A Fusco potrà essere revocata la nomina in caso “di accertamento di risultati negativi e di intervenuti mutamenti organizzativi” precisa Cinque nel decreto. Ma non finisce qui. Arriva un’altra novità all’interno della macchina comunale di Vico Equense.
In attesa di sapere come sarà la nuova Imposta unica comunale (Iuc), l’ente municipale si è dotato di un funzionario responsabile individuato nel dirigente del servizio tributi, Raffaele Staiano, a cui ora spetta il compito di organizzare ufficio e di gestire l’incasso del nuovo tributo. La Iuc è una tassa istituita con la legge di stabilità al tramonto del governo Letta.
Il neo dirigente dovrà rifare i conti e far quadrare il bilancio nel momento in cui stabilirà il “quid” da pagare per i contribuenti di Vico Equense per la nuova imposta che risulterà la “somma” fra l’Imu - dovuta dai possessori di immobili, escluse le abitazioni principali - la Tasi, che riguarderà i servizi e sarà a carico sia del possessore, sia dell’utilizzatore dell’immobile - e la Tari, che sostituirà la Tares.
In pratica, un mix determinato per giustificare i tagli agli enti locali che attraverso la nuova imposta dovranno far quadrare i conti e tenere anche a bada il patto di stabilità.
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