Piano di Sorrento - Parlare della lotta di Resistenza al nazi-fascismo, ma anche far vivere quell’insegnamento nel futuro: perché resistere è non solo un dovere ma, a fronte di nuovi populismi e xenofobie, una necessità. E’ questo il senso dell’iniziativa "Liberiamo la democrazia", organizzata dal Comune, che si terrà il 25 aprile prossimo a Piano di Sorrento proprio per celebrare la Liberazione. “Alimentare la memoria – spiega Pasquale Cesarano, responsabile Nidil-Cgil Penisola Sorrentina – è un dovere civico. Ricordare il sacrificio dei partigiani e la lotta per la libertà è fondamentale per ribadire concetti costitutivi del nostro stato di diritto. Ma non basta! Il ricordo deve trasformarsi in impegno civile quotidiano. Solo così l’uguaglianza di diritto, richiamata dalla nostra Costituzione, nata a seguito della Resistenza, può essere anche uguaglianza di fatto. Proprio la Carta Costituzionale si apre con un forte, chiaro ed esplicito richiamo al lavoro, perché il lavoro è democrazia ed è per questo che va difeso quando c’è e creato quando manca. Ma declinare il lavoro compiutamente significa immaginarlo associato alla dignità, sempre. Per questo, vanno condannati i cultori della flessibilità a tutti i costi che hanno immolato, sull’altare di un’ipotetica occupazione, le vite di tanti, troppi giovani. Tutto questo ha prodotto una diminuzione dei diritti di cittadinanza. Ed ecco che ritorna il valore della Resistenza: ieri bisognava resistere al nazifascismo, oggi alla precarietà che riduce l’uomo a cosa, privandolo della propria dignità. Ma Resistenza, soprattutto nei nostri territori, è anche lotta per la legalità. Per questo, in giornate come quella odierna, intendiamo rilanciare la nostra richiesta di istituzione di un Osservatorio sulla precarietà ed il lavoro sommerso. L’Osservatorio, attraverso un’attività di indagine e proposta, può rappresentare un organo in grado di emancipare il territorio attraverso la dignità e la legalità nel lavoro”. Sulla stessa lunghezza d’onda del sindacalista della Cgil anche Antonio Ferrara del Coordinamento provinciale Anpi Napoli “Ha senso ricordare la Resistenza a 70 anni di distanza?
Assolutamente sì, se pensiamo che in Italia e in Europa si succedono rigurgiti neofascisti e neonazisti, come proprio in queste ore è accaduto a Milano dove alla sede Anpi è stato recapitato del materiale inneggiante a Hitler. Parlare di Resistenza, di 25 Aprile non deve mai apparire superfluo e retorico. L’Europa, che è la casa comune dell’Italia uscita dalla tragedia del fascismo e della guerra, oggi chiede di non dimenticare. Ma Resistenza è anche Costituzione e valori democratici: per questo è importante che il Comune di Piano di Sorrento abbia voluto promuovere una riflessione sulla libertà, coinvolgendo anche le scuole. Il comitato provinciale dell’Anpi di Napoli e la sezione di Castellammare proseguono il proprio impegno e sono pronti ad affiancare e sostenere tutte quelle iniziative che si prefiggono la trasmissione della memoria a giovani e la difesa dei valori costituzionali, come dimostra la giornata del 25 Aprile organizzata a Piano di Sorrento”.
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