Penisola sorrentina - La sezione Penisola Sorrentina della Lega Nazionale della Difesa del Cane aderisce alla protesta delle Guide Turistiche operanti negli scavi archeologici di Pompei in merito alla bonifica dalla presenza dei cani randagi che storicamente circolano nei pressi ed all’interno del sito archeologico. Cani che, come sottolineano le stesse guide turistiche, sono innocui girovaghi curati dalle varie associazioni di volontariato del territorio, castrati, sterilizzati, microchippati che non rappresentano alcun rischio o disagio né per la comunità, né per i visitatori del sito. Si tratta inoltre degli stessi cani per i quali, non troppo tempo fa, furono spesi circa 100mila euro per un costosissimo quanto inutile e scellerato censimento. Il degrado di Pompei nulla ha a che vedere con la presenza di tali cani che, seppur di considerevole numero – circa cinquanta – sono perfettamente integrati nell’ambiente, distribuiti su una superficie territoriale notevolmente vasta e pacifici tra di loro e con l’uomo.
Gloria Zinzaro Campese
Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane
sez. Penisola Sorrentina
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