domenica 20 aprile 2014

Viadotto del Rivo d’Arco, Cinque: “Perché non usarlo per migliorare la viabilità?”

Vico Equense - Con l'arrivo dell'estate, e l’apertura della galleria di Seiano, ci sarà un inevitabile aumento del traffico. Si rischiano ingorghi e notevoli rallentamenti alla circolazione. Questo pensa il Sindaco Gennaro Cinque, che ritorna a formulare l'idea di aprire al traffico il viadotto del Rivo d’Arco, che può costituire, a suo dire, un’importante valvola di sfogo. IN Movimento per Vico è fermamente determinata per la demolizione dell'opera. Non è dello stesso avviso il sindaco Cinque, che pensa ad una strada a senso unico da usare durante l’estate per la spiaggia di Seiano. Il civico consesso, nei mesi scorsi, ha bocciato la mozione presentata dai consiglieri d’opposizione in cui si chiedeva di attivarsi con il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per chiedere l’annullamento in autotutela dell’atto che ne autorizzò all’epoca la costruzione e permetterne di conseguenza la demolizione. Il viadotto doveva servire inizialmente per trasportare i materiali di risulta degli scavi e poi i fanghi ma non è servito durante i lavori in galleria né servirà per gli scarti della depurazione, che impiegheranno massimo due camion al mese. Mezzi pesanti che comunque percorreranno la parte più tortuosa di via Murrano. L’idea del Sindaco Cinque è questa: “Oggi percorrere dal casello autostradale di Castellammare fino al ponte di Seiano richiede in media circa venti minuti. Con l’apertura della galleria ce ne vorranno dieci, la metà, in condizioni di traffico non congestionato. Quindi la quantità di traffico è destinata a crescere in modo esponenziale. Avremo una situazione da collasso in termini di viabilità. Per queste ragioni la strada di servizio per il depuratore può diventare il toccasana, prevedendo il transito a senso unico a salire dalla marina fino a via Filangieri.” Per l’opposizione, invece, il tracciato ribattezzato ”Equamostro“ non può essere riadattato per la normale circolazione data la scarsa larghezza della sede stradale e la mancanza di strutture laterali di protezione.

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