Flora Beneduce |
Vico Equense - “Accolgo con enorme soddisfazione il riconoscimento che mi giunge per il mio impegno politico e per l’attività svolta in qualità di consigliere regionale della Campania. In questi anni ho cercato di offrire ai cittadini risposte concrete, lavorando con abnegazione nelle commissioni di cui sono componente, presentando proposte ed emendamenti, e attivando una rete per accogliere le istanze della società civile. Sono lieta che gli occhi attenti di Tina Piccolo abbiano colto la passione profusa nel mio essere per la gente. Io e Tina abbiamo in comune l’ardore, che accende le idee e le trasforma in azioni. Non c’è cultura, non c’è storia, non c’è vita che non si nutra di passione”. Con queste parole Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e vice presidente della commissione consiliare permanente che si occupa di Affari istituzionali, esprime gratitudine a Tina Piccolo, promotrice culturale e organizzatrice del prestigioso Premio Internazionale Città di Pomigliano d’Arco, giunto alla 27esima edizione e patrocinato dalla Regione Campania, dalla Regione Toscana e dal Comune di Pomigliano d’Arco.
Quest’anno si intitolerà “Number One dell' Arte e Scienza” e si terrà il prossimo 2 maggio alle ore 10, nel noto ristorante "La Coccinella", in via Verdi 50 a Pomigliano d’Arco. La conduzione verrà affidata al noto giornalista e presentatore TV di “Occhio all’artista” Giuseppe Nappa, che con la collaborazione di stupende modelle consegnerà i riconoscimenti a tutti i candidati al premio, i cui curriculum saranno letti da Tina Piccolo e dalla poetessa e scrittrice Dora Della Corte. I premi verranno consegnati insieme alle tessere onorarie del Salotto Culturale Tina Piccolo, sotto gli occhi delle telecamere delle televisioni e della azienda di comunicazione e tecnologie DGPhotoArt, sempre in prima linea negli eventi culturali di prestigio. “Ringrazio Tina Piccolo per la sua determinazione nel diffondere cultura, poesia, arte- conclude l’onorevole Flora Beneduce -. Antoine de Saint-Exupery soleva dire che “fare dono della cultura è fare dono della sete, il resto è una conseguenza”. Questo evento ci ha resi tutti assetati di bellezza e di vita”.
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