Napoli - Dal caffè sospeso a una pizza sospesa. I partenopei non smetteranno mai di meravigliare e indicare all’Italia intera come sia possibile praticare solidarietà e fratellanza. Così, da un’idea di Ciro Oliva della ”Pizzeria Oliva da Concettina ai 3 Santi” e del giornalista Davide Ricciardiello, aderendo ad una proposta della comunità di Sant’Egidio, è stata organizzata per il 1 maggio a Napoli, alle ore 13.00, presso il Chiostro di Sant’Eligio al Carmine, in piazza del Carmine, la distribuzione di 100 pizze sospese. Sotto la guida dei responsabili della comunità di Sant’Egidio, Giuseppe Dardo e Benedetta Ferone, nel vecchio cortile dell’ospedale e dell’ospizio annesso al fabbricato, verranno distribuite le pizze realizzate anche tenendo conto delle esigenze di persone di altre culture e religioni.
All’iniziativa pro bono, proprio per accendere un faro sulle condizioni precarie di molte persone, hanno aderito e saranno presenti, gli attori Francesco Paoloantoni, Davide Marotta e Lucio Caizzi. “Spero che questa sia solo la prima tappa della “Pizza Sospesa”. Con la Comunità di Sant’Egido, abbiamo intenzione di ripetere questo appuntamento” ha dichiarato il giovane pizzaiolo Ciro Oliva che, con un entusiasmo travolgente, ha cooptato diversi opifici e ancora resta disponibile ad altre adesioni.
E, soprattutto, nel suo locale alla Sanità, come avveniva nei bar napoletani ai primi del Novecento, chi vuole può lasciare un'offerta per una pizza sospesa. “Da sempre mia nonna, e poi mio padre, spontaneamente hanno praticato questa forma di solidarietà” ha dichiarato Ciro “assieme ad alcuni amici abbiamo istituito in pizzeria lo spazio di una pizza sospesa e organizzeremo altri incontri nei prossimi mesi.”
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