La svolta dopo un incontro tra Comune, Regione e Protezione civile. Via agli interventi anti-frane
Fonte: Elvira Della Monica da Il Roma
Castellammare di Stabia - Rischio frane e dissesto idrogeologico, il Comune recupera 10 milioni di euro di fondi dalla Regione. Reti di protezione, manutenzione dei canali e ripristino della viabilità e interventi di prevenzione. Questi saranno gli obiettivi da raggiungere per diminuire il dissesto idrogeologico sul monte Faito, e l'amministrazione comunale del sindaco Antonio Pannullo sarà a lavoro per stilare il bando di gara ed assegnare i lavori già per l'anno prossimo. E lo scopo prefissato dopo che è arrivata la svolta d un tavolo di incontro tra i rappresentanti di palazzo Farnese, la Protezione civile e i dirigenti della Regione Campania. Terna dell'incontro i fondi che la Regione aveva stanziato per il rischio dissesto idrogeologico ma che erano stati rispediti al mittente. Motivo? Sotto l'amministrazione dell'ex sindaco Nicola Cuomo le risorse stanziate non potevano essere messe a gara perché, ad avviso degli amministratori, non c'erano le competenze adatte tra i dirigenti della macchina comunale. Nel frattempo i residenti sulle zone del Faito e quelli del centro antico hanno appreso con soddisfazione la notizia del recupero dei fondi visto che il pericolo frane o smottamenti nei periodi di piogge intense è tutto per loro.
L'anno scorso episodi simili si sono registrati ma sono stati fortunatamente di lieve entità ma per prevenire maggiori rischi l'amministrazione di centrosinistra ha deciso di recuperare i fondi e elaborare la gara d'appalto. L'intervento includerà, pertanto, anche la ricostruzione di via Giusso, la strada che collega Castellammare al Faito, un ulteriore incentivo per il turismo dopo la recente riapertura della funivia. Purtroppo per un bando di gara in fase di elaborazione ce n'è uno che stenta a decollare ed è quello dell'housing sociale relativo alla riqualificazione del quartiere Savorito, alla periferia nord di Castellammare. Infatti la gara 63 milioni di euro pubblicato dalla Stazione Unica Appaltante è andato deserto per la seconda volta nel giro di poche settimane. Il pro getto per l'housing sociale del Savorito era stato sviluppato durante la gestione Vozza, ma il via libera al bando era stato dato soltanto di recente durante la fase di commissariamento dell'Ente comunale. Il piano prevedeva l'abbattimento di 189 alloggi prefabbricati e la realizzazione di 62 alloggi a libero mercato, di 105 alloggi di edilizia residenziale sociale e di 31 alloggi di edilizia residenziale pubblica da cedere al Comune, unitamente ad un parcheggio interrato, un centro commerciale, un moderno impianto di raccolta dei rifiuti e un polo per l'infanzia. Dei 63 milioni previsti, il Comune ne aveva stanziati 8 a cui si aggiungono i 13 messi in preventivo dalla Regione. I restanti 42 avrebbero dovuto vedere il coinvolgimento dei privati attraverso il bando di gara, ma nessuna offèrta è stata presentata in due aste consecutive. Nei palazzoni del Savorito abitano oltre 100 famiglie a cui fu assegnato un alloggio dopo il terremoto in Irpinia nel 1980.
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