Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Sorrento - La determinazione della tassa sulla spazzatura è avvenuta nel pieno rispetto della legge. L'ha stabilito il Tar respingendo il ricorso proposto dai Comuni di Sorrento, Vico Equense e Massa Lubrense contro la delibera provinciale con cui era stato approvato l'aumento dei costì di gestione del ciclo dei rifiuti urbani per il 2012. Una decisione, quella adottata dai giudici amministrativi, che chiude una disputa protrattasi addirittura per cinque anni. È giugno 2012 quando la giunta dell’ allora Provincia di Napoli fissa a 147,97 euro il costo che essa stessa deve sopportare per trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti. La delibera non è di poco conto. La legge, infatti, prevede che l'ammontare di Tarsu e Tia debba essere fissata dai Comuni in base a due costi: quello determinato dalle stesse amministrazioni locali e quello individuato dalla Provincia, ciascuno per le attività di propria competenza nell'ambito del ciclo dei rifiuti urbani. I rappresentanti di Sorrento, Massa Lubrense e Vico Equense ritengono ingiusto l'aumento dei costi varato dalla giunta provinciale, che comporta un inevitabile aumento delle tariffe a carico dei cittadini, e alla fine scelgono di impugnare la delibera. Siamo a ottobre 2012 e, secondo gli avvocati dei tre enti, quel provvedimento non tiene conto dei risultati raggiunti dalle amministrazioni sul fronte della raccolta differenziata. Il Tar, però, la pensa diversamente. Secondo i giudici amministrativi, infatti, la quota provinciale del costo di gestione dei rifiuti va calcolata «con esclusione di qualsiasi decremento o incremento a titolo di incentivo o sanzione» per quanto riguarda le percentuali di raccolta differenziata fatte segnare da ciascuna amministrazione. Di qui la sentenza con cui magistrati hanno sconfessato la linea dei Comuni costieri confermando la regolarità della decisione adottata nel 2012 dalla giunta provinciale.
Nessun commento:
Posta un commento