giovedì 27 dicembre 2018
Denunciato perché navigava con un'imbarcazione utilizzata per la pesca in un'area protetta
Massa Lubrense - Fermati pescatori nell’area protetta dello Scoglio Vervece. Sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli, agli ordini del Contrammiraglio Pietro Giuseppe Velia, le Capitanerie di porto della Campania hanno intensificato i controlli nelle aree marine protette della Campania. L'obiettivo delle operazioni è la tutela dell'ecosistema marino. Queste aree protette sono costituite da ambienti marini, fondali e tratti di costa che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fìsiche, biochimiche, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine costiere e per l'importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono. Nel weekend appena trascorso è stata particolarmente intensa l'attività di controllo per il personale militare della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia e dei suoi uffici dipendenti, coordinati dal capitano di Fregata Ivan Savarese. Durante un attività di pattugliamento nel tratto di mare ricadente all'area marina protetta di Punta Campanella, la motovedetta della Guardia Costiera CP 542 dell'Ufficio Locale Marittimo di Sorrento ha fermato un diportista che era intento a navigare con la sua unità all'intemo della zona di mare interdetta, i cui occupanti sarebbero stati pronti ad iniziare l'attività di pesca. Dopo l'identificazione del trasgressore, l'uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Altre verifiche hanno interessato lo scoglio del Vervece, situato a circa mille metri dal porticciolo di Marina della Lobra (Massa Lubrense). Il luogo è ritenuto un vero Santuario del mare per la presenza, a 12 metri di profondità, della statua della Madonnina che secondo la tradizione protegge le immersioni dei sub. Il Vervece è il regno di specie protette come le Gorgonie: prima quelle bianche (Eunicella singularis) su cui è possibile trovare piccole conchiglie fusiformi (Sinuiia spelta) che si nutrono dei suoi polipi, poi quelle arancio (Eunicella cavolinii) che colonizzano intere pareti.
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