di Filomena Baratto
Vico Equense - I mercatini di Natale ricordano la nostra infanzia, con i profumi, le bontà, i colori. Si va alla ricerca delle cose perdute, di un tempo, di quello che non troviamo facilmente. Sanno di semplicità, di sorprese e della magia delle feste. Quest’anno anche Faito ha i suoi mercatini, sei casette messe a disposizione dal Comune di Vico per allestire il Natale anche ad alta quota. Per una volta il bosco si veste di luci, un luogo incantato come lo è la festa più importante dell’anno. Le casette si addicono alle fiabe come quelle di Hansel e Gretel, di Biancaneve e i sette nani, di Cappuccetto, dove dentro ci trovi quello che di meglio offre il luogo. E saranno castagne, noci, frutti, dolci, utensili, piante. Andar per mercati è un modo di riprendere vecchie abitudini per aver scoperto che le tradizioni sono indispensabili, ci rendono quel filo col passato che ci arricchisce sempre. Faito non è il luogo più lontano dal centro, solo il centro più in alto. E non dovrebbe essere appannaggio di chi ci vive o ci trascorre le vacanze, ma una ricchezza per tutti. La funivia quest’anno rende possibile visitare i mercatini, che danno quel pizzico di curiosità e di allegria. Un modo nuovo di festeggiare il Natale grazie a quelli che non hanno perso tempo ma si sono rimboccati le maniche per guardare avanti e il loro lavoro ha sortito effetti sorprendenti. Dopo la violenza dell’estate dello scorso anno a cui abbiamo assistito impotenti, la montagna pare abbia superato anche la convalescenza e sia ora più forte che mai. Cedere alla tradizione dei mercatini anche ad alta quota è un modo per valorizzare il territorio e apprezzarne le risorse.
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