martedì 23 giugno 2020

Liste: è scontro tra lega e alleati

Beneduce: "Depistaggio: una mia omonima nella lista di Forza italia"

Stefano Caldoro, in quota Forza Italia, è il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Campania. Fosse stato per la Lega, questo è ovvio, il nome dello sfidante di Vincenzo De Luca sarebbe stato un altro. Discontinuità, chiedeva il Carroccio nei mesi scorsi. E ora la Lega chiede almeno una discontinuità dai nomi più discussi nel centrodestra campano. Con il segretario regionale Nicola Molteni, il partito di Salvini dichiara: “Liste di qualità, stop all’egemonia dei Cesaro in Campania, liste della Lega in importanti comuni di tutta la regione. La Lega, prima forza politica del Paese, ha dato dimostrazione di grande generosità sbloccando lo stallo sulle candidature e che avrebbe danneggiato la coalizione. L’obiettivo è dare un taglio al malgoverno della sinistra anche in Campania e costruire una classe dirigente di qualità, per confermare le buone ricette della Lega anche in questa splendida regione che merita grandi cose anziché i Mastella, i De Luca o qualche impresentabile che danneggia il centrodestra”. Dure anche la replica del senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale in Campania di Forza Italia. “Il lombardo segretario regionale della Lega in Campania o è in mala fede o è male informato. Ci meraviglia, perché garantisti, che in fatto di impresentabilità sia così poco documentato su Forza Italia e sugli ex di Forza Italia che non ha esitato ad imbarcare nel suo partito in Campania, mentre con piglio giustizialista che non trova uguali neppure tra i grillini più sfegatati, finge di ignorare che dalle nostre parti, ma non dalle sue, non c’è neppure un condannato.
 
Ci chiediamo – prosegue De Siano – perché Molteni non guardi con lo stesso approccio in casa sua e le gravi disavventure occorse in Calabria come in Sicilia dove alcuni suoi colleghi di partito sono finiti nelle maglie dell’antimafia, oppure in Lombardia, in Piemonte ed in tante altre regioni italiane che vedono personalità di primo piano del carroccio compromessi in inchieste gravissime ed ancora al loro posto, malgrado qualche prima condanna. Non sta a me – conclude – dover riprendere un collega parlamentare sui principi costituzionali del garantismo, mi preme tuttavia ricordargli le sagge parole di Pietro Nenni allorché ricordava che a far gara a fare i puri troverai sempre qualcuno più puro che ti epura”. Flora Beneduce, che qualche settimana fa ha abbondato i Berlusconiani, invece, denuncia il depistaggio degli azzurri nella formazione della lista per le regionali. “Leggo con piacere che Forza Italia – dice la Beneduce - necessita di mettere una “Beneduce” in lista. Sono contenta che non riescano a rinunciare ad avere il mio nome in lista. Peccato che si tratti di una vera e propria opera di depistaggio. Io ribadisco con nettezza la mia scelta di campo. I fatti delle ultime settimane dimostrano che il centrodestra è sempre più a trazione leghista e che, pur avendo ceduto su Caldoro, Salvini pretende di mettere bocca sulle liste degli alleati. L’area moderata e liberale è totalmente schiacciata e tutti sanno che Forza Italia è ormai implosa. La smettano dunque di occuparsi e preoccuparsi di me e si ricordino che non saranno certi mezzucci a fermare la mia battaglia. In queste settimane mio nome è stato accostato a vicende che mi vedono del tutto estranea. Mi piacerebbe che si parlasse di programmi, di politiche sociali e assistenziali, di potenziamento dei servizi turistici. Al Presidente De Luca porto in dote competenza e serietà senza chiedere assolutamente nulla. Le polemiche, così come certi soggetti che le alimentano, sono ormai alle mie spalle” conclude la Beneduce.

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