Massa Lubrense - Il mondo del volontariato a fianco delle Istituzioni per la tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Una formula vincente messa in campo a Massa Lubrense da Comune e Capitaneria di Porto per
ridare piena e sicura fruizione pubblica ad un tratto di litorale dal fascino particolare ricco di storia
e presenze archeologiche di antiche civiltà: il miglio blu.
Sabato mattina, volontari locali e provenienti dalla penisola sorrentina (Area Marina Protetta
Punta Campanella, Cooperativa Marina della Lobra, Terre delle Sirene, Pro Loco Massa Lubrense,
Marevivo Penisola Sorrentina, Cooperativa Sociale Alma,), prenderanno possesso del tratto di costa
che da Marina della Lobra conduce a San Montano per bonificarlo da tutto quanto mette a rischio
l’incolumità di turisti, villeggianti, bagnanti.
Vecchie ed arrugginite reti di sostegno del sovrastante friabile terreno e materiali vari portati dalle
violente mareggiate invernali, verranno rimossi e trasportati nei siti di stoccaggio con l’ausilio di
mezzi ecologici della “Terra delle Sirene”.
“Un binomio sinergico vincente con la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia peraltro già
sperimentato nel periodo critico del Covid-19, e di questo ne siamo sempre grati al Comandante
Ivan Savarese, - ha spiegato il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli –che si ripropone per
dare, insieme alla Associazioni di Volontariato, un messaggio di amore per il territorio e tutela
dell’ambiente”
“Il Miglio blu – ha aggiunto il primo cittadino lubrense - si ripropone oggi grazie alla
collaborazione dei volontari. come un viaggio a ritroso nei tempi (Il Ninfeo romano del museo
Georges Vallet di Piano di Sorrento apparteneva ad una sontuosa villa romana della zona) ed un
luogo ideale e sicuro per una libera balneazione”.
“La collaborazione con i volontari locali edella penisola sorrentina – ha spiegato il I° maresciallo
Giovanni Provenzano, comandante di Locamare Massa Lubrense “anima” del progetto di bonifica,
– renderà possibile una totale “messa in sicurezza” del Miglio Blu. Ed è questo anche un modo di
integrazione totale delle Istituzioni con il territorio a tutela dell’intero ecosistema.
Ringraziamo tutti i volontari per la propria insostituibile opera e gli stessi proprietari degli immobili
ricadenti sull’area demaniale per la collaborazione nell’iniziativa”.
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