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Gioacchino Alfano |
L’ex sottosegretario Gioacchino Alfano su Metropolis di oggi parla della necessità di riformare i Regolamenti Parlamentari. “Scritti ai tempi della Costituzione - ha spiegato Alfano - sono stati ritoccati poche volte. Possono essere percepiti come qualcosa di marginale e di tecnico ma in realtà sono anch’essi pilastri della nostra democrazia. Purtroppo, però, sono documenti antichi e non più attuali”. La battaglia per riformarli è già stata sposata da alcuni onorevoli tra Camera e Senato, ed è quanto mai attuale. Si pensi al Dl Rilancio che contiene oltre 620 rimandi ad altri testi di legge, il rinvio a 103 provvedimenti attuativi e 18 forme di coinvolgimento. “Il problema - ha continuato il leader di Alleanza per i Territori - è che si è completamente persa la funzione pre-parlamentare. I partiti e i rappresentanti delle diverse categorie non si confrontano e non dibattono sui provvedimenti prima che questi approdino in Parlamento. Quando ciò accade non c’è una sintesi su cui possono mettersi al lavoro gli onorevoli, il tempo in aula per discutere è ridotto e si è costretti a rinviare continuamente verso altri provvedimenti. Il rinvio diventa così la soluzione ad un difetto della democrazia”. Con la riforma dei Regolamenti Parlamentari, ha affermato Alfano nell'intervista ci si riapproprierebbe del ruolo che spetta ai rappresentanti dei delegati del popolo.
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