Vico Equense - Il segreto della bandiera blu in penisola sorrentina? A svelarcelo è il quotidiano Il Mattino, con un reportage di Antonino Pane. Il segreto è tutto sotterraneo, ed è il depuratore di Punta Gradelle. Un impianto modello che trasforma i liquami in acqua limpida, costato 25 milioni di euro, finanziato dalla regione Campania, e gestito da Veolia insieme al Consorzio Integra. “Entriamo scortati da Luigi Facchi, l'uomo che di questo impianto conosce ogni segreto. Entro fine anno abbandonerà la postazione perché i collaudi sono ultimati ed è tempo che la gestione passi alla Gori, l'azienda che si occupa dei servizi idrici e fognari della penisola sorrentina.” Tra gallerie, membrane e macchinari tecnologicamente avanzati i liquidi filtrati arrivano in una condotta sottomarina che li trasporta a 1.500 metri dalla costa a una profondità di circa novanta metri. “Su questa acqua - spiega Facchi - effettuiamo due analisi a settimana e verifichiamo l'abbattimento di tutti i parametri inquinanti. L'impianto è progettato per sopportare i flussi massimi anche in piena stagione estiva. Le uniche difficoltà le incontriamo quando piove intensamente perché non tutti i comuni hanno realizzato una perfetta separazione tra fogne nere e bianche.” Tra qualche settimana al depuratore arriveranno anche i liquami della zona orientale di Sorrento, quelli che finivano nel vetusto impianto di Marina Grande. All’interno del depuratore c’è un impianto di ventilazione forzata e anche sull'aria vengono effettuate analisi continuamente. È qui, dunque, che nascono le bandiere blu della penisola sorrentina. Naturalmente concorrono anche altri parametri, a cominciare dalla raccolta dei rifiuti, ma è senza dubbio che in queste gallerie che la penisola ha ritrovato il blu del suo mare.
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