Vico Equense - Proteste degli amministratori del vesuviano per la decisione di Vico Equense di riservare le spiagge libere ai residenti. Le doglianze sono state riportate quest’oggi dal quotidiano Repubblica Napoli, in un lungo articolo di Mauro De Riso. La guerra del mare negato, ad un anno di distanza, torna prepotentemente d'attualità in costiera con l'inizio della stagione estiva. «Ma Vico è città di inclusione. Tutti, da tutta Italia, da tutto il mondo, possono venire a fare il bagno a Vico, negli stabilimenti balneari e nelle spiagge che il Comune ha dato in concessione» dice il sindaco Buonocore, che difende «una scelta adottata già un anno fa che ha trovato consenso nella comunità» e sostiene di voler «continuare su questa strada in quanto c'è la necessità di tenere sempre alta la guardia». Ma intanto le reazioni contro il mare negato a Vico Equense non si fanno attendere. Dai Comuni dell'area vesuviana arriva la bocciatura nei confronti del provvedimento adottato a Vico. «Il mare è di tutti, è una risorsa che appartiene ad ognuno di noi. E imporre delle limitazioni per l'accesso al mare equivale a penalizzare la libertà dei cittadini» evidenzia il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione. «Noi abbiamo adottato ogni tipologia di precauzione per le nostre spiagge libere, dal distanziamento all'installazione di paletti e funi per le postazioni. Ma il nostro mare è aperto a tutti, non faremo distinzioni» sentenzia il primo cittadino oplontino, a cui fa eco il sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba. «Non contesto le iniziative altrui, ogni sindaco conosce bene le problematiche della propria città. Ma le nostre spiagge sono per tutti. Chiunque dovesse venire qui al mare è ben accetto e sarà accolto nel migliore dei modi» sottolinea Palomba.
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