giovedì 14 aprile 2022

Medaglia d'oro al Merito Civile alla memoria del Commissario Renzi e della moglie, la vicana Franca Scaramellino


Vico Equense
- Il Presidente della Repubblica ha conferito alla memoria del Commissario di pubblica sicurezza Camillo Renzi e della moglie, la vicana Franca Scaramellino la Medaglia d'oro al Merito Civile, per la loro opera di sostegno, anche a rischio delle proprie vite, in favore della lotta di Liberazione e della Resistenza nel 1945 in Valle d'Aosta. L’onorificenza è stata ritirata dalla nipote Mariagrazia Renzi, in occasione della celebrazione del 170esimo anniversario della Polizia di Stato. Poche notizie reperite al Comune testimoniano che anche il matrimonio di Franca, con il Commissario Renzi, fu celebrato qui a Vico Equense nel 1933.

 

Il Commissario Camillo Renzi nacque a Mugnano del Cardinale in provincia di Avellino il 1° aprile del 1903. Era commissario di pubblica sicurezza ad Aosta sotto il regime fascista e sotto l'occupazione nazista, addetto alla tutela del principe Umberto e poi della moglie Maria Josè. L’8 settembre ’43 quando la famiglia reale si rifugiò in Svizzera, Renzi ebbe la possibilità di seguirla, ma decise di rimanere in servizio presso la questura di Aosta. In quel periodo entrò in contatto con la resistenza valdostana collaborando con essa e si espose per aiutare i partigiani, in particolare Emile Chanoux e Lino Binel. Nel ’44 lui e sua moglie Franca furono arrestati, perseguitati dai nazisti e deportati a Dachau dove Renzi, numero di matricola 113506, morì, probabilmente, il 13 febbraio ’45. Le sue vicende umane ripercorrono quelle di Giovanni Palatucci il poliziotto che salvò migliaia di ebrei: entrambi furono deportati nel lager di Dachau dove morirono. La questura di Aosta ha intitolato a Renzi l’ala riservata agli alloggi collettivi di servizio. La sua colpa fu quella di aver rispettato il giuramento di fedeltà alla monarchia. Fu custode e amico della regina Maria Jose che fino all'ultimo momento gli offrì la possibilità del riparo in Svizzera. Ma Camillo Renzi credeva fino in fondo nel suo ruolo istituzionale, al ruolo della Resistenza in quel delicato momento dell'Italia e volle continuare nella sua opera di sostegno ai partigiani e soccorso agli ebrei. Nell'agosto del 1944 fu arrestato con sua moglie Franca. Fu deportato sul convoglio partito dal campo di Bolzano il 5 ottobre 1944 (trasporto n° 90) con numero di matricola 113506 con destinazione Dachau, dove giunse il 9 ottobre 1944. Sulla base della sequenza dei numeri di matricola attribuiti alla data di arrivo del convoglio (compresi tra il 113014 e il 114785) il totale dei deportati può essere stimato in 239. In base ai dati in suo possesso, Giovanni Melodia indica l'arrivo al campo in questa data di un convoglio di 493 deportati. In Morelli come località di partenza viene data Verona. Renzi morì nel 1945. Sua moglie fu rinchiusa a Ravensbruk e rientrò poi in Italia.

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